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Osteoporosi

L’osteoporosi è la perdita progressiva di densità ossea, con il passare degli anni il tessuto osseo si riduce. Questa lenta diminuzione di densità ossea fa parte del normale processo d’invecchiamento e riguarda entrambi i sessi.

All’età di 30 anni il tessuto osseo raggiunge il massimo della sua densità, dopodiché inizia a decrescere per circa il 3% ogni decade. Negli uomini che hanno condotto una vita attiva e non sono categorie con minor rischio, arriveranno agli 80 anni con 15% di tessuto in meno rispetto al tessuto osseo che avevano a 30 anni. È significativa, ma non rilevante rispetto alle donne, perché il processo di riduzione della densità ossea accelera nelle donne dopo la menopausa, di solito verso i 50 anni e, durante i 10 anni che seguono, la perdita di tessuto osseo può superare il 3% all’anno. Successivamente rallenta, ma all’età circa dei 60 anni una donna può perdere una cospicua porzione di tessuto osseo.

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La perdita di tessuto osseo è un processo silente, non dà sintomi né dolore.

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio possono essere un insieme di circostanze che predispongono una persona verso lo sviluppo di un particolare disturbo. Non è possibile stabilire quale sia il fattore scatenante e più dannoso, dato che varia da persona a persona. Tuttavia, un individuo di sesso femminile che abbia ossa sottili e sia sottopeso è una persona più a rischio. La riduzione di estrogeni dopo la menopausa aumenta maggiormente il rischio. Ci sono però dei fattori di rischio che non possono essere evitati: Età e sesso: la perdita di tessuto osseo ha inizio dopo i 30 anni e con il passare degli anni possono iniziare a manifestarsi i sintomi, come mal di schiena, diminuzione di altezza, ingobbimento. Le donne rispetto agli uomini sono più a rischio, perché con la menopausa le ovaie non producono più gli estrogeni, gli ormoni femminili protettori della massa ossea nelle donne. Famiglia: la perdita di tessuto osseo dopo la menopausa sembra essere un fattore predisponente nelle donne in cui hanno un famigliare stretto con osteoporosi. Menopausa: una menopausa precoce aumenta il rischio di osteoporosi. Altri disordini: l’osteoporosi può essere un effetto collaterale di disturbi del sistema endocrino e metabolico. Farmaci: alcuni farmaci tra cui i corticosteroidi e antitumorali, possono essere causa di osteoporosi. Esercizio: se le ossa non vengono sottoposte regolarmente a carico meccanico si può avere una “osteoporosi da disuso”. Carenza di Calcio e Vitamina D: carenze di calcio soprattutto durante lo sviluppo e adolescenza non creano le giuste riserve e la mancanza di vitamina D inibiscono l’assimilazione del calcio. Inoltre, alcool, fumo, caffeina, proteine animali possono favorire con il tempo l’osteoporosi.

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GLI ESERCIZI

Ora che conosciamo alcune delle cause e delle conseguenze della perdita di tessuto osseo, posso consigliarvi la cosa più importante dal mio punto di vista: l’esercizio fisico. Il movimento, l’esercizio dà energie al corpo, mente e spirito. L’elasticità, la resistenza allo stress, alle malattie. Il nostro corpo è in grado di passare dal riposo assoluto allo sforzo intenso. Per quanto concerne l’osteoporosi, l’attività fisica ha un’azione preventiva e terapeutica: eseguendo esercizi di carico aiutiamo a costruire, ritardare e prevenire le riserve di tessuto osseo, ma possiamo anche invertire la rotta, se si è già instaurato un processo osteoporotico, rallentando l’andamento.

Photo Credits: @freepik.com

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