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Cos’è e come nasce un cosmetico

Fanno parte dell’uso quotidiano, ogni giorno li utilizziamo per la nostra igiene e per la beauty routine. Sono i cosmetici. Non esistono quelli per l’estetica professionale o quelli per il medicale, ma soltanto cosmetici che dovrebbero avere una formulazione eccellente che va rintracciata partendo dalla lettura dell’INCI.

La prima legge sui cosmetici è in vigore soltanto dalla seconda metà degli anni Ottanta e l’obbligo di indicare la lista degli ingredienti in ordine decrescente risale alla fine degli anni Novanta. La ricerca dermo-cosmetica si è evoluta parallelamente alla ricerca dermatologica, tant’è che oggi molte formulazioni farmacologiche a uso topico sono pressoché sovrapponibili a quelle cosmetiche. Ovviamente occorre fare le doverose distinzioni in quanto per alcuni ingredienti la ricetta medica è e sarà obbligatoria: l’Acido Retinoico è chimicamente diverso dal Retinolo, è un farmaco a tutti gli effetti, così come la Tiroxina, nei medicinali in crema per “curare” la cellulite, ma sono sempre più numerosi oggi gli attivi selezionati in cosmetologia che possono essere presenti anche in Farmacopea e questo ci dice quanto il cosmetico oggi abbia delle potenzialità incredibili. La collaborazione tra Cosmetologo, Estetista e Medico Estetico (dermatologo, chirurgo plastico o dietologo) ma anche Biologi e Biochimici, è fondamentale al fine di offrire formulati sempre più efficaci e sicuri. Il cosmetico può essere utilizzato e consigliato dall’estetista, dal medico, dal farmacista, dall’erborista, dalla profumiera. La differenza la fa la professionalità dell’operatore che, decifrando e conoscendo il cosmetico lo saprà descrivere al meglio per offrire una consulenza dermo-cosmetica.

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È ormai assodato che una formulazione intelligente può rappresentare, per la professionista, un ampliamento dei suoi trattamenti e uno strumento di ottimizzazione, ovviamente selezionando i prodotti in grado di rispettare la fisiologia epidermica, avendo una formazione adeguata. L’INCI (International Nomenclature Cosmetic Ingredients) rappresenta la prima “radiografia” al prodotto. Bisogna poter accertare la presenza degli attivi, selezionare gli eccipienti, quantificare gli additivi e verificare gli allergeni. Caviale, Champagne, perle oceaniche, asteroidi micronizzati, polvere di rubini, olio di visone… la cosmetologia subisce da sempre le influenze legate alle mode e all’impatto emotivo che ingredienti esotici ed evocativi hanno sui consumatori. Se per canali quali la GDO e la profumeria questo tocco di fantasia e lusso può anche essere funzionale, quantomeno a livello psicologico, in campo estetico professionale le virtù delle sostanze funzionali presenti in un cosmetico dovrebbero essere razionali e comprovate. Retinolo, Acido Ascorbico, Acido Lipoico, Acido Ialuronico, Caffeina e peptidi sono solo alcuni tra i principi attivi presenti sia in prodotti cosmetici che in quelli medicali. La loro compatibilità e sicurezza li rende utilizzabili anche in cosmetologia, a differenza di altri attivi di esclusivo utilizzo farmacologico, che possono essere utilizzati esclusivamente nel settore terapeutico e vengono chiamati “cosmeceutici”.

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LE FUNZIONI DEL COSMETICO

Ancor prima di affrontare le interessanti evoluzioni formulative, è fondamentale ricordare che il cosmetico ha tre campi d’azione così riassunte:
1) igienica; 2) eutrofica; 3) estetica.

Funzione igienica

L’igiene ha una grande importanza nel mantenimento del benessere della pelle e l’ambiente in cui viviamo è una continua “minaccia” per il nostro mantello cutaneo: inquinamento, polvere, agenti atmosferici uniti alle sostanze che vengono prodotte dall’organismo (come sudore e sebo) sono causa di impurità. Queste impurità costituiscono anche il terreno ideale per lo sviluppo di microrganismi patogeni che possono impedire le normali funzioni cutanee. La funzione igienica ha lo scopo di eliminare lo sporco dalla superficie epidermica rispettandone la fisiologia.

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