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Skinplicity la cosmetica essenziale

Una delle tendenze più evidenti nell’odierno panorama cosmetologico vede l’approccio minimalista nella formulazione, riducendo gli ingredienti superflui e selezionando prodotti che vantano un INCI più corto ed essenziale, ma di qualità.

Si tratta di formule con pochi ingredienti specifici, in prevalenza di origine naturale, in concentrazioni elevate e più puri. Grandi supporter della tendenza, come fotografato a più riprese da indagini internazionali, sono i cosiddetti Millenials, quella fascia di popolazione che va dai 16 ai 25 anni, ma anche quei soggetti che presentano una pelle particolarmente sensibile e intollerante, oppure che hanno esigenze specifiche, come le donne in stato di gravidanza.

SKINPLICITY

Vi sono momenti nella vita nei quali la pelle esprime il suo disagio. Ve ne sono altri, dove invece ha subito attacchi diretti (irritazioni, eritemi, radioterapie) e indiretti (sensibilità a farmaci, chemioterapici, stress meccanici, come la gravidanza finanche allergie e immunodeficienze). Nella fase di gravidanza e post-parto la pelle, avendo subito forti sollecitazioni e cambiamenti ormonali, risulta particolarmente stressata. Formulativamente parlando, il segreto sta nel selezionare pochi ingredienti specifici, naturali, ecologici, sostenibili e, soprattutto efficaci, ma altamente concentrati e mirati con INCI essenziali e corti, per evitare alla pelle troppe interconnessioni in periodi della vita in cui la rigenerazione deve seguire un iter fisiologico e naturale. Inoltre, vi sono delle situazioni dove è necessario l’ausilio di prodotti in grado di proteggere la cute e mantenerne la corretta omeostasi quotidianamente. Skinplicity è dunque un concetto basilare per agire con sicurezza su un substrato, la pelle, particolarmente sensibile ed intollerante.

PRODOTTI COSMETICI: SONO TUTTI SICURI?

Dal punto di vista legislativo tutti i prodotti che sottendono al nuovo regolamento EU sono sicuri, poiché sono regolamentati da severi controlli obbligatori. Produzione, confezionamento, distribuzione e vendita di cosmetici sono disciplinati dal nuovo Regolamento Europeo che ha sostituito, a partire dall’11 luglio 2013, la legge italiana 713/86. L’obiettivo principale è tutelare la sicurezza dei consumatori, attraverso l’immissione in commercio di prodotti controllati e sicuri. È importante chiarire un aspetto chiave: un cosmetico non cura, se no sarebbe un farmaco. Attenzione a chi ci fa intendere il contrario. Un buon cosmetico ci aiuta a proteggere, nutrire, idratare e prenderci cura della nostra pelle, capelli e unghie con sicurezza ed efficacia. Come prevede il nuovo regolamento EU i prodotti cosmetici superano svariate prove prima di arrivare sul mercato, quindi possiamo dire che un cosmetico quando arriva sullo scaffale è un prodotto sicuro. Oggi più che mai, però bisogna prestare particolare attenzione a fattori esterni come lo smog, che rendono la cute più fragile e sensibile, spesso con una barriera cutanea non integra. Di conseguenza il professionista dell’estetica deve svolgere un ruolo di tutoraggio sia a livello di controllo formulativo che applicativo. Una delle principali funzioni dell’epidermide è quella di creare una barriera tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno. Se la pelle, ad esempio, è lesa o compromessa da terapie o da uno stato ormonale particolare come quello della gravidanza, la barriera cutanea è più fragile e la sua funzione meno efficace. Ci sono quindi importanti accorgimenti da prendere per tutelare una pelle che al momento ha bisogno di attenzioni più dedicate. Infatti, i prodotti cosmetici che si usavamo abitualmente potrebbero non essere più indicati, almeno in una prima fase.

RIPRISTINARE LA FUNZIONE BARRIERA

La prima strategia dermocosmetica consiste nel ripristinare la funzione barriera. Per questo è bene
utilizzare cosmetici con un buon potere nutriente e ristrutturante. Ottimo in tal senso il Burro di Karitè, gli oli vegetali (come le mandorle dolci, Argan, vinaccioli e Canapa) e fattori idratanti vegetali o biologici, che sono in grado di mantenere e incrementare l’idratazione. Meglio se i prodotti sono arricchiti anche di Vitamina E (Tocoferolo) dalle virtù antiossidanti e protettive ed estratti vegetali specifici rigeneranti quali l’Achinacea.

ATTENZIONE ALLE FRAGRANZE

Nonostante formalmente sicuri, alcuni ingredienti, come i profumi (fragrance o parfum in etichetta), sono sconsigliati. Spesso una pelle sensibilizzata si arrossa a contatto con i profumi. Questo perché il profumo si porta dietro la sua frazione allergizzante.

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GLI ALLERGENI

Si tratta di sostanze solitamente innocue per la maggior parte delle persone, ma che in quelle predisposte, o a persone che hanno una barriera cutanea compromessa, possono provocare reazioni di varia natura. Per individuare più facilmente gli allergeni, la Direttiva EU obbliga tutti i cosmetici a riportare in etichetta 26 sostanze, sintetiche o naturali, con maggiori potenzialità allergizzanti. Queste sostanze sono state individuate dal Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatore dell’Unione Europea (SCCS). Inoltre, se un prodotto cosmetico contiene uno o più di questi 26 ingredienti in quantità superiore alle soglie limite, sull’etichetta troveremo, oltre alla denominazione generica “profumo”, “parfum” o “aroma”, anche il nome o i nomi di questi allergeni. Le 26 sostanze sono utilizzate prevalentemente nelle fragranze (ad esempio negli oli essenziali) ed in altri derivati di origine vegetale (come estratti e acque aromatiche). Tra gli allergeni più facilmente rintracciabili in etichetta troviamo, il Linalolo, il Limonene, il citrale, l’Eugenolo, e altri 22 che si possono verificare in un buon manuale di cosmetologia.

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L’INCI: CAPIRE GLI INGREDIENTI DA EVITARE

Per esempio, i petrolati di derivazione idrocarburica sono molto occlusivi e sospettati di interferire con la fisiologia dell’organismo, così come alcuni filtri solari (soprattutto se in forma nano) e alcuni conservanti, come i Parabeni e i Cessori di Formaldeide. Insomma, Skinplicity oggi deve fare rima con cosmesi minimalista, concentrata in poche righe di INCI.

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