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Come incide il sole sul nostro benessere psicofisico?

Il sole veniva venerato nelle civiltà antiche poiché rappresentava l’energia che dà la vita, in contrapposizione alle tenebre. Era così tanto prezioso da essere associato ad una divinità.

Gli Egizi veneravano il dio Ra, dio sole, mentre gli antichi greci celebravano il miracolo del sorgere del sole attribuendolo ad Apollo, dio del sole delle arti e della medicina, immaginato come figlio di Zeus, giovane, bello, dai riccioli d’oro che sul suo carro trainato da cavalli alati riportava il sole alto nel cielo ad ogni aurora. Anche nel cristianesimo il sole era considerato l’occhio di Dio che vegliava sugli uomini e ruotava attorno alla terra. Idea portata avanti fino al XVI secolo quando le teorie di Copernico dimostrarono che il sole si trova al centro del Sistema Solare ed è la Terra a muoversi.

Questi riferimenti storici ci suggeriscono che i benefici del sole siano riconosciuti dalla notte dei tempi, sebbene negli ultimi anni si sia parlato molto anche degli effetti nocivi delle radiazioni solari sulla pelle e dell’importanza di esporsi al sole con moderazione e con le adeguate protezioni solari.

Qui parleremo del modo in cui la luce solare è un’alleata del nostro benessere psicofisico, poiché agisce sul nostro Sistema Nervoso. La luce solare sincronizza la ciclicità del nostro organismo e influenza la produzione di specifici ormoni da parte delle ghiandole neuroendocrine e di neurotrasmettitori che determinano il nostro stato di benessere. Quando lo stimolo luminoso segue il percorso che va dalla retina all’ipotalamo (struttura presente al di sotto dei due emisferi cerebrali), nel nostro cervello si attivano una serie di processi. L’ipotalamo coordina il sistema neuroendocrino e regola la produzione degli ormoni secreti da parte delle ghiandole presenti nostro organismo. È considerato il nostro orologio interno, proprio perché attraverso l’alternarsi di luce e buio riesce ad organizzare la fisiologia dell’organismo e di mantenere l’omeostasi interna.

SOLE E BUIO

Vediamo di seguito come la luce solare e l’alternarsi con il buio regola queste attività: l’esposizione alla luce del sole aumenta il rilascio di Serotonina mentre la presenza del buio stimola la produzione di Melatonina. La Serotonina è un neurotrasmettitore prodotto naturalmente dal nostro organismo, sia nel sistema nervoso centrale che nell’intestino. È fondamentale per il buon funzionamento del nostro sistema nervoso ed è responsabile del nostro benessere. Migliora la qualità del sonno, riduce i livelli di stress inibendo la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress), migliora il funzionamento del sistema immunitario, aumenta la libido, ha degli effetti positivi sul nostro sistema muscolo-scheletrico, agisce sulle funzioni cognitive (memoria, attenzione e concentrazione), regola l’appetito e cosa importante incide sul nostro umore, lo porta ad un livello di equilibrio facendoci sentire bene.

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In primavera e in estate, quando le giornate sono più lunghe, il nostro cervello stimolato dalla luce solare rilascia una maggiore quantità di Serotonina, che permane per un tempo maggiore tra le nostre cellule nervose, aumentando il tono dell’umore e facendoci sentire fisicamente più attivi, ma anche più calmi. Al contrario, in autunno e in inverno la riduzione delle ore di luce riducono il rilascio di Serotonina facendoci sentire più assonati, meno energici, e con l’umore più basso. La Serotonina è il neurotrasmettitore che dal pun-
to di vista biochimico anticipa la Melatonina, ormone prodotto dal nucleo soprachiasmatico (un gruppo di neuroni) dell’ipotalamo. Proprio attraverso la produzione di Melatonina, il nostro organismo regola i ritmi circadiani (alternanza dello stato sonno-veglia). Nonostante i ritmi circadiani si attivino a partire da fattori interni, è proprio l’alternarsi di luce e buio che favorisce la produzione di questo ormone che ci permette di dormire e mantenere un equilibrio fisiologico. Quando la luce inizia a calare, l’ipotalamo stimola la produzione di Melatonina in modo da indurre il nostro organismo alla necessità di dormire. La sua produzione raggiunge il picco massimo tra le 2 e le 4 di notte. Con l’aumento della luce solare, nelle ore mattutine, viene inibita per consentire all’organismo di mantenere lo stato di veglia.

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