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Solide radici e sguardo al futuro

Nominato da pochi mesi Presidente di Cosmetica Italia, incontriamo Renato Ancorotti che ci parla delle strategie dell’associazione a supporto delle aziende per affrontare un mercato in decisa crescita.
Da qualche mese alla guida di Cosmetica Italia, associazione che rappresenta un settore che prima di tutti ha fatto proprie la capacità di innovare e di adeguarsi alle richieste del mercato.
Quali sono gli obiettivi che vi siete posti per il futuro? E quali le iniziative a supporto delle aziende?

In continuità con il percorso avviato dal past president Fabio Rossello, per descrivere gli obiettivi del prossimo futuro possiamo individuare tre principali ambiti di azione: reputazione, internazionalizzazione e made in Italy. Tutelare l’immagine del comparto cosmetico e affermare il rispetto dei principi di sicurezza e salute per il consumatore, che sono alla base del Regolamento cosmetico europeo, saranno punti saldi della mia presidenza contro un’informazione talvolta superficiale e allarmistica, che gioca sulla ricaduta emotiva di certi messaggi e non sulla loro fondatezza scientifica.

La professionalità delle risorse umane, la qualità e la dimensione del business che esprimiamo, il contributo al PIL e alla bilancia commerciale del nostro Paese, il supporto al benessere e all’autostima delle persone, l’ampiezza e la diffusione dell’innovazione tecnologica e di prodotto, il contatto quotidiano con il mercato, l’orientamento al futuro e la capacità di adattamento ai cambiamenti: sono questi i “principi attivi” della nostra reputazione.

A supporto delle aziende aderenti a Cosmetica Italia mi impegnerò nel rafforzare l’immagine dell’Associazione quale luogo dell’incontro tra le imprese, del dibattito e delle soluzioni. La relazione, lo scambio e il confronto sono risorse fondamentali: ecco perché promuoverò contatti proattivi, anche attraverso visite mirate presso le sedi delle imprese, in modo da riportare le realtà industriali al centro e mettere la struttura nelle condizioni di supportarle al meglio puntando su assistenza, formazione, servizi, nell’ottica di un consolidamento del rapporto tra Associazione e associati.

Il 2017, come dicono i dati del Beauty Report, ha confermato una decisa crescita per il mercato cosmetico con il consolidamento della competitività delle aziende sui mercati esteri e la ripresa del mercato interno che si attesta intorno ai 10.100 milioni di euro, per un incremento del 1,7%. Ci interessa un suo commento in proposito.

Il nostro Paese è la “patria della bellezza” sia per il volume della sua produzione cosmetica, sia per il numero di addetti che occupa. Ci sono degli elementi chiave che rendono riconoscibile l’industria cosmetica italiana nel mondo e la rendono anticiclica rispetto agli altri beni di consumo: si tratta della competitività di prodotto, di servizio, della costante ricerca di innovazione e dell’insostituibile creatività italiana.

Finalmente si registra una ripresa dei comparti professionali dell’estetica e dell’acconciatura, che guadagnano rispettivamente l’1,9% e il 2,4%. Possiamo dire che siamo fuori dalla crisi?

Da un paio di anni assistiamo finalmente a una ripresa delle frequentazioni, e quindi anche dei consumi, nei canali professionali. Nel passato saloni di acconciatura e centri estetici erano stati penalizzati da una risposta rallentata rispetto alle rinnovate esigenze dei consumatori. Oggi hanno saputo rivisitare l’offerta, anche grazie a nuove forme di servizio. Le aziende hanno sicuramente dato un contributo al recupero di questi canali, sostenendo importanti sforzi nell’innovazione e nell’offerta di nuovi prodotti e attrezzature.

Nel campo dei centri estetici, inoltre, sono sempre più evidenti alcuni fenomeni emergenti, come i centri termali e i centri benessere, che tendono a coprire sempre più ampie quote di consumo a connotazione estetica/professionale. Continuando su questa linea e reagendo dinamicamente alle nuove realtà, i canali professionali potranno proseguire la loro fase di crescita.

La qualità, il prezzo, i servizi. Come è cambiato l’approccio verso il consumatore?

Nell’affrontare la recente crisi, per l’industria cosmetica nazionale è stato fondamentale saper leggere e interpretare le mutate esigenze dei consumatori. Gli ultimi anni sono infatti stati caratterizzati da una trasformazione degli atteggiamenti di consumo, legati anche a una rimodulazione di gusti e abitudini. Tutto questo ha avuto ripercussioni anche nell’offerta cosmetica.

Dal punto di vista della distribuzione si sono generate dinamiche nuove e dai confini meno definiti all’interno dei canali; tra i fenomeni più evidenti abbiamo rilevato l’evoluzione dei monomarca, della grande distribuzione organizzata e delle vendite online, sempre più integrate nelle routine di acquisto. Fondamentale per il futuro sarà anche l’attenzione verso cluster specifici di consumatori, ognuno con marcate esigenze: pensiamo ad esempio ai millennials, piuttosto che all’emergente Generazione z, ma anche all’importante target di consumatori costituito dagli over 60.

Responsabilità sociale: qual è l’impegno di Cosmetica Italia?

La responsabilità sociale è oggi un obiettivo, direi – addirittura – un comportamento, dal quale non si può prescindere. Cosmetica Italia, possiamo dirlo con orgoglio, ha già fatto un grande lavoro in questa direzione – distinguendosi positivamente tra le associazioni confindustriali – e lo ha fatto su un duplice fronte.

Il primo è quello del supporto, ormai decennale, al progetto La forza e il sorriso Onlus. L’iniziativa, guidata dalla presidente Anna Segatti, si occupa – riproponendo il modello americano del programma Look Good Feel Better – di realizzare laboratori di bellezza gratuiti per donne in trattamento oncologico sull’intero territorio nazionale. Dal 2006 ad oggi, abbiamo incontrato 13.000 partecipanti in oltre 3.000 laboratori, grazie all’impegno di circa 500 volontari in 56 strutture sparse in tutta Italia e al supporto di 29 aziende cosmetiche.

Confermando il supporto all’iniziativa, sarà un mio personale e prioritario obiettivo quello di incentivare l’adesione di nuovi sostenitori tra le imprese associate, per permetterne una diffusione ancora più capillare. Il secondo fronte sul quale si sviluppa la responsabilità sociale di Cosmetica Italia è quello della sostenibilità ambientale. Ci attiveremo dunque, con gli strumenti di formazione adeguati, per incentivare e accompagnare le imprese verso il conseguimento della certificazione ISO 14001 al fine di garantire la conformità delle imprese associate allo standard internazionale di gestione ambientale.

www.cosmeticaitalia.it

a cura di Rosanna Bassi

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