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Essere una beauty specialist di successo

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La teoria e la tecnica sono le due colonne portanti della professionalità, ma da sole non sono sufficienti a conferire il successo desiderato. Ci sono ulteriori fattori da sviluppare per essere una beauty specialist vincente.

Lucia Mazzitelli, psicologa

La professionalità è intreccio tra sapere, saper fare e saper essere. Come è facile intuire, il sapere deriva dalle conoscenze specifiche acquisite attraverso una formazione periodica e sguardo curioso alle innovazioni del proprio settore professionale. Il saper fare è relativo alle capacità sviluppate con l’esperienza pratica che perfeziona le competenze di un professionista e ne arricchisce con il tempo il know how. Il sapere essere supera i primi due e corrisponde allo stile personale e alle attitudini della persona. Talvolta queste peculiari abilità passano in secondo piano, eppure, sono gli elementi in grado di fare la differenza. In quest’ottica la competenza professionale è il risultato di tutte le abilità personali, dalle esperienze di vita, agli interessi molteplici che ognuno di noi ha acquisito che custodisce nel proprio bagaglio personale e alle quali può attingere in ambiti diversi, ma ancor più in quello professionale. Le abilità che ogni beauty specialist ha bisogno di sviluppare rientrano in quelle che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato come life skills ovvero le competenze per la vita ordinandole in 10 abilità psicosociali che comprendono aspetti cognitivi, emotivi e relazionali.

Come suggerisce lo stesso termine, tali capacità consentono all’individuo di fronteggiare la quotidianità, con le sue sfide e le sue difficoltà, con maggiore flessibilità. Chi ha sviluppato alcune di queste life skills, si adatta più facilmente ai cambiamenti ed è più incline a prendere decisioni consapevoli e fare scelte efficaci ai fini della realizzazione degli obiettivi personali. Tra tutte le abilità quelle che favoriscono maggiormente il lavoro di una beauty specialist sono: la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni al fine di gestirle al meglio. La consapevolezza dei propri limiti e risorse per far fronte allo stress in modo efficace. La capacità di comunicare con gli altri, nel rispetto dell’interlocutore e con atteggiamento positivo e di apertura verso l’altra persona (cliente o collega), guardando allo scambio come occasione di crescita personale. Essere empatico ovvero saper osservare e ascoltare in maniera attiva l’altra persona per coglierne lo stato d’animo. L’empatia è mettersi nei panni degli altri per comprendere i vissuti e facilitarne in questo modo la comunicazione. Ricorrere al pensiero critico che consente di analizzare situazioni e informazioni in maniera oggettiva, senza farsi influenzare da giudizi, pregiudizi e impressioni soggettive. Sono fondamentali anche la capacità di risolvere problemi in situazioni complesse e infine saper prendere decisioni facendo un’analisi delle priorità.

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L’empatia è mettersi nei panni degli altri per comprendere i vissuti e facilitarne in questo modo la comunicazione.

Gli aspetti relazionali sono maggiormente centrali poiché quello dell’estetista è un lavoro di contatto umano. L’incontro tra professionista e cliente seppur limitato ad una relazione di natura strettamente professionale è occasione di scambio tra due persone con bisogni e aspettative personali. In ogni situazione sociale noi esseri umani ci mettiamo in gioco come persone con la nostra sensibilità, le nostre esperienze, il nostro modo personale di vedere il mondo e gli altri e di vedere noi stessi rispetto ad altre persone. Dunque, nell’incontro con l’altro il saper essere di una beauty specialist diventa una leva importante per la costruzione del rapporto professionale che porta con il tempo alla fidelizzazione.

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Nella nostra quotidianità intessiamo rapporti con altre persone nelle quali siamo necessariamente più coinvolti dal punto di vista emotivo e altre meno, ma saremo comunque spinti a rapportarci secondo la nostra personale mappa interna. Per poter dialogare e strutturare al meglio l’incontro con l’altro, tutti noi ci poniamo inconsapevolmente in una posizione di osservazione e ascolto. In quanto esseri umani ci è utile per capire chi abbiamo davanti e dunque come interagire e cosa aspettarci dall’altra persona. Quando ci approcciamo ai clienti utilizziamo la delicatezza necessaria a creare un clima di agio e sintonia orientandone la percezione positiva dell’esperienza, proprio perché contrariamente a quello che ci suggerisce uno stereotipo condiviso, sottoporsi ad un trattamento estetico non suscita sempre vissuti piacevoli e il cliente da una beauty specialist necessita accoglienza e comprensione al di là della tecnica.

www.luciamazzitellipsicologa.it

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