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Pelle al sole

Check-up, anamnesi e “diagnosi” sono strumenti fondamentali per prepararsi all’esposizione solare.

Piera Bertola e Cristina Davanzo, estetiste Beautycians

Il termine check-up va inteso non solo come identificazione e valutazione del reale bisogno del cliente, ma come un vero e proprio riequilibrio del suo benessere e della realizzazione del sé. Data l’importanza e la complessità di tale argomento, inizieremo con questa breve introduzione, proseguendo poi nei prossimi numeri con ulteriori approfondimenti per darvi semplici strumenti di “diagnosi” che potrete facilmente utilizzare nel vostro istituto. La qualità estetica della pelle è data dal suo stato fisiologico che è strettamente correlato ad alcuni parametri biochimici e fisici come ad esempio il livello di idratazione, le condizioni del film idrolipidico, il valore del pH, la microcircolazione, l’eventuale presenza di stati infiammatori, ecc. Anche l’abbronzatura, intesa come uno stato fisiologico della pelle, in termini di intensità, durata e omogeneità, dipende dall’equilibrio di tali fattori. Per noi professioniste del “bellessere” è fondamentale conoscere e saper interpretare ciò che il corpo e i suoi tessuti ci comunicano per poter operare in maniera più ampia, integrata e personalizzata, stimolando l’allostasi sia con il lavoro in cabina sia con un’appropriata autocura domiciliare. 

Nel caso specifico dell’argomento di questo numero, si tratterà di consigliare i giusti prodotti solari per mantenere la pelle in perfetto stato fisiologico e di benessere in un periodo critico come l’estate. Addentriamoci ora nella praticità e scopriamo come effettuare un check-up specifico, durante il periodo estivo, in prospettiva dell’esposizione solare nei prossimi mesi.

INTERVISTA E ANALISI VISIVA

Durante questa prima fase, dovremo osservare: – il fototipo della cliente, in particolare: colore della pelle, dei capelli, degli occhi, presenza e/o assenza di nevi, lentiggini ed eventuali discromie; – la situazione del microcircolo con durata della fovea nei diversi distretti corporei. Intervisteremo poi il cliente, approfondendo nello specifico: – le abitudini di autocura e di esposizione al sole; – colore, uniformità e durata dell’abbronzatura; – la facilità e la frequenza di eventuali scottature ed eritemi solari.

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ANALISI STRUMENTALE

La seconda fase è molto importante, e va eseguita possibilmente attraverso l’utilizzo di una adeguata strumentazione. Stabilire il livello di idratazione, la sensibilità cutanea, lo stato del microcircolo, la distribuzione della melanina, infatti, è utile per avere ulteriore chiarezza e costruire un adeguato protocollo personalizzato di trattamento.

ANALISI DEI DATI E ORGANIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Si passa poi alla vera e propria anamnesi. I dati vengono registrati, dettagliatamente, sulla scheda (cartacea o digitale): costituiranno l’archivio di informazione (cartella cliente) per consultazioni e valutazioni in itinere (controlli) e verranno riportati, parzialmente, su un promemoria da consegnare al cliente. In questa terza fase i dati raccolti verranno analizzati ed elaborati secondo le proprie competenze e conoscenze, e verrà redatto un protocollo personalizzato che comprenderà trattamenti in cabina (prima e dopo l’esposizione) e prodotti di autocura.  Trattamenti cabina. Prima dell’esposizione, eseguire almeno un trattamento di esfoliazione e detossificazione, seguito da una/due sedute di idratazione e nutrimento per riequilibrare l’omeostasi cutanea. Nel caso in cui dovessero essere state riscontrate difficoltà del microcircolo, l’utilizzo di principi attivi come il resveratrolo e le proantocianidine, applicati con manualità di massaggio specifiche, saranno il trattamento di maggior efficacia. La difficoltà ad abbronzarsi negli arti inferiori, ad esempio, è dovuta alla minor presenza di melanociti ma anche, in tal caso, all’ipossia (carenza di ossigeno) dei tessuti. La stimolazione circolatoria con sostanze specifiche favorisce, in maniera importante, l’abbronzatura. Dopo l’esposizione solare: un trattamento di esfoliazione e di idratazione per ripristinare l’omeostasi cutanea. •Autocura. In base alla lettura dei dati raccolti, consiglieremo al cliente i giusti prodotti protettivi e il doposole più adatto senza tralasciare la corretta detersione. Un’esposizione solare con cute non preparata e senza prodotti realmente indicati, sottopone la nostra pelle a un importante stress fisiologico con conseguenti alterazioni del pH, del microbiota cutaneo, del grado di idratazione, accelerando e favorendo il processo di invecchiamento. La capacità di osservare in maniera più ampia e di saper interpretare ciò di cui il cliente ha realmente bisogno e ciò che lo fa sentire meglio, può realmente fare la differenza e innalzare la nostra professionalità. Vi diamo quindi appuntamento al prossimo numero per mettere sotto la lente d’ingrandimento un altro importante argomento.

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