Abbiamo incontrato il Maestro Ennio Orsini per parlare di Xtrude, un sistema che vede la ricostruzione del complesso areola-capezzolo in maniera completamente nuova e innovativa, donando così alle donne che hanno subito una mastectomia la loro identità e fiducia in sé stesse.
Negli ultimi due anni ha ripreso a viaggiare con molta frequenza verso l’estero per partecipare a congressi internazionali dove sempre più spesso le viene chiesto di presentare il metodo Xtrude, una novità assoluta nel campo della cosiddetta “estetica restitutiva”. Ci parla di questo progetto?
Xtrude è un progetto a me molto caro, in quanto il mio desiderio più grande è sempre stato quello di poter restituire alle donne che hanno perso il capezzolo anche il suo volume, la sua tridimensionalità. Da qui nasce Xtrude, un metodo di realizzazione di protesi esterne in silicone che riproducono fedelmente il complesso areola-capezzolo sia nell’anatomia che nella colorazione. Si tratta sostanzialmente di un’evoluzione della ricostruzione tramite dermopigmentazione del complesso areola-capezzolo che, per quanto possa essere eseguita a regola d’arte, come ogni tatuaggio, resterà sempre un’illusione ottica perché di fatto è piatta.
Quali sono le procedure che portano la donna che si sottopone al trattamento con Xtrude a ritrovare una propria armonia?
Xtrude è una procedura non invasiva, assolutamente indolore e personalizzata. L’operatore prende il calco del complesso areola-capezzolo esistente e ne realizza un clone perfetto, relativamente alla forma e ai dettagli anatomici ed estetici. In caso di mastectomia bilaterale l’operatore può utilizzare la “banca dei calchi”, una libreria in cui ci sono i calchi delle donatrici di capezzolo, e la paziente può scegliere quelli più simili a quelli che aveva prima dell’intervento di mastectomia. Lo stampo permette di realizzare una protesi in silicone perfettamente identica all’originale. Questo prezioso manufatto viene poi fissato al seno con una colla atossica, biocompatibile e ad alta tenuta, che garantisce alla donna di poter fare docce, saune, bagni, fare immersioni senza compromettere il dinamismo delle attività quotidiane. Dopo qualche giorno è consigliato rimuoverla con un apposito solvente, così da poter detergere la pelle sottostante per evitare eventuali colture batteriche e poi attaccarla di nuovo. Le protesi Xtrude sono resistenti e tridimensionali, vengono realizzate su misura, quindi sono ricche di dettagli che riproducono l’esatta anatomia. Garantiscono un risultato estetico molto naturale ed estremamente realistico sia alla vista che al tatto, perché in grado di simulare fedelmente l’elasticità della pelle. Inoltre, questa procedura è una valida alternativa per le donne che non vogliono sottoporsi ad un altro intervento, ma vogliono concludere il percorso di ricostruzione post-chirurgica, e vedere di nuovo il loro corpo completo.
Quali sono i vantaggi di effettuare questo trattamento estetico?
Il tumore al seno è ancora oggi la malattia più diffusa tra il genere femminile, ogni anno vengono eseguite migliaia di mastectomie e i segni di questo intervento, così importante, restano per sempre visibili sul corpo della donna che lo subisce. Grazie al metodo Xtrude è possibile restituire quella parte così caratterizzante della femminilità che viene spesso sacrificata per salvare la vita della paziente: il capezzolo.
Infatti, questo metodo ha il vantaggio di essere completamente indolore e garantisce una soluzione personalizzata. Il percorso dell’estetica ricostruttiva dopo una malattia permette di recuperare il proprio benessere psicofisico. Ci sono cicatrici esterne che non si possono cancellare, ma alcune ferite, quelle dell’anima, possono essere alleviate restituendo un aspetto che appartiene a una condizione precedente la dura battaglia che ci si trova a combattere contro la malattia.
Qual è il percorso di formazione per poter essere abilitati al metodo Xtrude?
Non è richiesta alcuna qualifica medica, perché si tratta di una tecnica non invasiva dove non si lavora nella pelle ma SULLA pelle. Gli unici strumenti di lavoro utilizzati sono le nostre mani e nostri occhi e seguire il mio protocollo. Ovviamente l’esperienza la fa da padrona: acquisire un po’ di pratica, soprattutto per la formulazione dei colori, è importantissimo in quanto il senso estetico aiuta notevolmente a carpire i segreti della procedura e l’estetista è sicuramente la figura professionale più adatta. I numeri relativi alle potenziali clienti, purtroppo, sono impressionanti se si considerano le migliaia di mastectomie che vengono eseguite, e pur avendo iniziato a formare già centinaia di operatori siamo ancora in pochi a poter offrire questa soluzione. Anche per questo motivo ho deciso di promuovere un nuovo corso di formazione per chi desidera imparare a realizzare delle protesi perfette, presso lo studio Dermamente di Sulmona, i prossimi 19 e 20 ottobre. Grazie a Xtrude molte donne recupereranno la loro identità e fiducia in sé stesse, insieme possiamo diffondere questo metodo e donare loro nuove speranze. Vi aspetto in aula!