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Il benessere passa dalla PNEI

Speciale Obiettivo Benessere

La P.N.E.I. viene associata alla polisensorialità, infatti il dialogo pelle – psiche si attiva partendo proprio dai 5 sensi e quindi della PNEI stiamo utilizzando la P e la N. Ma di vitale importanza per il benessere globale è il sistema endocrino, la E, dove i protagonisti sono gli ormoni.

Umberto Borellini, cosmetologo

PELLE E ORMONI

La regolazione ormonale cutanea è assai complessa, ma ci fa ancor più comprendere l’integrazione che esiste tra i vari organi e la pelle. Questa interessa principalmente i peli e le ghiandole sebacee, ma possono essere coinvolte anche altre situazioni, come il crono invecchiamento e nella diversa distribuzione del pannicolo adiposo nei due sessi. Gli ormoni sono sostanze chimiche prodotte da ghiandole endocrine, ovvero a secrezione interna che riversano il loro secreto nel circolo sanguigno. Gli ormoni agiscono come mediatori in grado di modulare o attivare processi metabolici, ma soltanto dopo aver raggiunto una particolare struttura in grado di accoglierli: il recettore. L’ormone può essere immaginato come una chiave che cerca la sua serratura; fatto l’incastro partirà l’ordine che stimolerà o inibirà determinati processi fisiologici.

RELAZIONI CON LA PELLE

La pelle è un bersaglio per gli ormoni ed è perciò che da questi dipendono molti inestetismi: uno degli effetti più vistosi è il cambiamento che gli ormoni sessuali provocano nell’organismo nel periodo della pubertà. Il sistema pilifero si differenzia a seconda del sesso: nei maschi cresce la barba e possono comparire i primi segni di calvizie, le ghiandole sebacee secernono più sebo e ne modificano la consistenza, rendendo la cute più untuosa; quelle sudoripare apocrine iniziano la loro produzione accentuando l’odore corporeo. Anatomicamente il pelo e la ghiandola sebacea coesistono in un’unica struttura detta complesso pilo-sebaceo, ed è su questa che esplicano la loro azione gli ormoni androgeni, estrogeni e progestinici.

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Androgeni: il principale ormone androgeno è il Testosterone, presente nell’uomo in quantità circa 60 volte maggiore rispetto a quello circolante nella donna. Nell’uomo è prodotto dai testicoli e in piccola parte nel surrene, nella donna viene prodotto dalle ovaie e dal surrene. Per svolgere la sua azione il Testosterone deve essere ulteriormente trasformato in “di-idrotestosterone (DHT)” dall’enzima “5 alfa –reduttasi” i cui recettori si trovano anche a livello della ghiandola sebacea. L’acne volgare, l’irsutismo e l’alopecia androgenetica sono manifestazioni causate da anomale regolazioni ormonali o da un’alterata risposta recettoriale dell’unità pilo-sebacea. La funzione principale dei peli è quella di non disperdere calore e anche nell’uomo non è andata completamente perduta. Infatti, in alcune sedi corporee (ascelle) la crescita dei peli è legata alla secrezione apocrina, che dà al sudore un particolare odore con funzione di richiamo sessuale. Questi fenomeni necessitano di fini regolazioni di diversi sistemi influenzati dall’ambiente, dalla luce e interagiscono con “l’asse ipotalamo-ipofisi”: si tratta di ghiandole endocrine che inducono l’attivazione di specifici mediatori che regolano gli ormoni tiroidei, quelli sessuali e quelli della corteccia surrenalica. Come vedete siamo dentro allo straordinario mondo della P.N.E.I.

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Il complesso rapporto cute – ormoni rende ancora più evidente le profonde relazioni tra l’organo più esterno con gli altri interni

Melanogenesi

Analogamente a quanto succede per il follicolo pilifero, “l’asse ipotalamo-ipofisi” controlla la stimolazione dei melanociti attraverso due ormoni: l’MSH (Melanostimolante) e l’ACTH (adenocorticotropo). La pigmentazione è un fenomeno determinato geneticamente e non è legato al numero dei melanociti, ma alla quantità e alla distribuzione del pigmento all’interno dei melanociti stessi: piccoli e sparsi nel bianco, grandi e isolati nel nero. La capacità di sviluppare pigmentazioni in seguito alle radiazioni UV costituisce uno dei criteri per la definizione del fototipo cutaneo. 

Senescenza cutanea
Nelle donne la pelle mostra un invecchiamento repentino dopo la menopausa, cioè quando si abbassano gli ormoni estrogeni. La carenza di estrogeni rende la pelle più secca e atrofica, con diminuzione del suo spessore e del suo contenuto idrico e con conseguente incremento di rughe, perdita di elasticità e tono cutanei.

Smagliature

Le smagliature, strie atrofiche spesso imputate a un rapido dimagrimento o a un aumento di peso eccessivo, sono quasi sempre la conseguenza di una eccessiva produzione degli ormoni steroidei delle ghiandole surrenali, con conseguente potere lesivo sulle fibre connettivali e sulle strutture proteiche, provocando rapidi cedimenti nell’impalcatura cutanea.

Cellulite

Anche se la cellulite non ha una diretta origine ormonale, sicuramente la sua espressività dipende molto dall’attività endocrina. Alla formazione di questa distrofia del tessuto connettivale e adiposo concorrono estrogeni, steroidi, insulina, ormoni tiroidei e prolattina.

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