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La cultura dell’abbronzatura

Per godere a pieno degli effetti benefici del sole, limitando per quanto possibile i rischi derivanti, è importante esporsi con buon senso, ponderando tempi e modi e proteggendosi in maniera adeguata, tenendo conto anche di fattori come l’età ed il tipo di pelle.

Umberto Borellini, cosmetologo

Per quanto riguarda i tempi, si è sempre creduto che applicare i prodotti protettivi mezz’ora prima di esporsi fosse la modalità più corretta; invece, è ormai assodato che l’ideale è farlo proprio quando ci si spoglia o si arriva nel “luogo del sole”. Ciò è dovuto al fatto che i filtri solari essendo sostanze liposolubili, riescono a penetrare negli strati più profondi dell’epidermide riducendo, ovviamente, il loro potere di scudo superficiale. Dopodiché, a prescindere dal tipo di pelle (chiara, olivastra o scura) l’imperativo, soprattutto durante le prime esposizioni, è utilizzare sempre un’alta protezione (indicata dal SPF, ovvero il fattore di protezione solare) nei confronti degli UVB, per poi ridurla gradualmente man mano che la melanina viene prodotta dai melanociti, senza mai dimenticare anche gli altri raggi, gli UVA, insidiosi per i tessuti profondi che, sotto l’attacco di queste radiazioni, innescano il famigerato foto-invecchiamento. È quindi essenziale conoscere la MED (dose minima eritematogena) del propria cliente per poter consigliare il fattore protettivo più adatto.

 Allora sì che i clienti capiranno il vero significato di bassa-media-alta protezione! Oggi inoltre le formulazioni sono quasi tutte potenziate con specifiche sostanze riflettenti, nonché con ingredienti anti-age, antiossidanti, protettivi, restitutivi e idratanti.

COME LA PELLE REAGISCE AI RAGGI UV

L’abbronzatura si può definire come un danno causato da un’aggressione esterna dalla quale le cellule hanno cercato di difendersi. L’eccessiva esposizione ai raggi solari provoca un’infiammazione della pelle (eritemi e scottature) seguita dalla produzione di un particolare pigmento naturale chiamato melanina e dall’ispessimento dell’epidermide. Inoltre, un eccesso di radiazioni abbassa le difese immunitarie, per cui è buona norma imparare a gestire il sole con professionalità.

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Il professionista dell’estetica, a differenza di improbabili blogger, deve conoscere perfettamente il significato di SPF e saper spiegare il significato dei numeri che accompagnano le diverse formulazioni.

La melanina è una proteina che ha la funzione di proteggere la cute dai raggi UV e per farlo colora la pelle, abbronzandola. La melanina viene prodotta negli strati più profondi dell’epidermide in particolari cellule chiamate melanociti, che la cedono gradualmente agli strati superiori della pelle. Ma in realtà dovremmo parlare al plurale: infatti, le melanine sono diverse e sono tradizionalmente divise in due gruppi principali ovvero le Eumelanine, scure, tendenti al marrone e al nero, e le Feomelanine che tendono al rosso-giallo.

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