Il lato “oscuro” Goth e Punk della moda che piace tanto, partendo dal principio.
(In principio c’era Westwood) grazie, Vivienne!
Le origini del Punk portano il nome della Dame britannica Vivienne Westwood, un cuore e un pianeta indomabili, come il suo celeberrimo “Orb Logo” che dagli anni ’80 ha domato il mondo della moda a suon di rivoluzioni.
Spirito libero, ribelle e un sincero impegno politico hanno da sempre caratterizzato Vivienne sin dalla sua giovane età. Fatidico l’incontro con il futuro partner (in crime) Malcom McLaren, impresario e manager dei Sex Pistols, con il quale apre le porte del suo cuore, della famosa sex boutique al n. 430 di King’s Road e della rivoluzione più punk-rock della cultura popolare giovanile e del sistema moda.
Nel 1981, la sua prima sfilata della collezione Pirate è il preludio a un successo universale che, negli anni seguenti, la vedrà protagonista di numerose prime pagine, guadagnandosi anche la stima della Regina Elisabetta II, la quale le conferisce il premio OBE nel 1992.
Durante tutta la sua carriera, la Westwood resta fedele al suo animo in costante rivolta, favorendo scandali e critiche – in un’Inghilterra ancora conservatrice – ma anche moltissimi consensi. Creste indomabili, make-up coloratissimi, scarabocchi e disegni sui volti delle passerelle, corsetti dal gusto gotico, calze a rete o strappate e animal-toe shoes sono solo alcune delle creazioni spassose e originali firmate Vivienne Westwood che ricordiamo con un ghigno sul viso.
Un’eredità che attraversa anche il cinema, quando nel 2018 la regista Lorna Tucker prova a raccontare in soli 80 minuti la storia della stilista con il film documentario Westwood: Punk, Icona, Attivista.
Vivienne Westwood è morta lo scorso 29 dicembre 2022, a seguito di una lunga malattia. “Vivienne ha continuato a fare le cose che amava, fino all’ultimo momento, disegnando, lavorando alla sua arte, scrivendo il suo libro e cambiando il mondo in meglio. Ha condotto una vita straordinaria. La sua innovazione e il suo impatto negli ultimi 60 anni sono stati immensi e continueranno nel futuro”, recita la comunicazione che porta la notizia della morte della designer. Seguita dalle parole di Andreas Kronthaler, suo marito e co-direttore creativo: “Continuerò a portare Vivienne nel mio cuore. Abbiamo lavorato fino alla fine e lei mi ha dato un sacco di cose da fare. Grazie tesoro”.
E, anche noi, la ringraziamo.
Le Fashion Week di Londra e New York più goth e punk che mai
Così come la Fashion Week dello scorso settembre è stata segnata dal dolore per la scomparsa di Elisabetta II, anche la settimana della moda inglese di questo febbraio porta con sé il ricordo dell’altra regina d’Inghilterra, la “Queen of the punk” Vivienne Westwood.
Da Helena Bonham Carter a Kate Moss ai colleghi Marc Jacobs e Victoria Beckham, sono tantissime le star della moda e dello spettacolo che hanno partecipato alla commemorazione dedicata a Vivienne e le hanno reso omaggio indossando le sue creazioni. A destra, uno scatto pubblicato su instagram dall’influencer svedese Fredrik Robertsson che indossa una stola ispirata all’iconica stampa God Save The Queen, ma con un omaggio a Dame Vivienne.
Qualche miglia più in là, invece, l’eyeliner Goth Fairy di Rodarte è il primo in classifica della New York Fashion Week. Dallo stile un po’ “cigno nero” e un po’ “fata delle tenebre”, questo make-up sta spopolando anche su TikTok e Pinterest con video e foto inspo per i prossimi Halloween o per i party più dark che ci fanno venire in mente Mercoledì Addams; infatti, già dal 2022, con i Fashion Awards, vince la tendenza dark goth, diventata virale con la serie Netflix Mercoledì.
Anche a Sanremo, e oltre, arriva l’estetica del Goth punk
Oltre le canzoni, sono protagonisti in-discussi di Sanremo anche gli attesissimi abiti indossati dagli artisti. Tra i vari look sfoggiati al Festival di Sanremo 23, quelli dai toni più dark li abbiamo visti su Elodie, Rosa Chemical e Coma_Cose.
Per noi le cose sono Due: Elodie o Elodie, ovvero un crescendo di bellezza, forza, eleganza e sensualità dalla prima all’ultima serata, con un tocco di romanticismo gotico che ci ha conquistati tutti. Look da urlo – ma non per la paura! Il must di Elodie è stato il total black, per abiti e make-up. E – diciamolo – il nero è sempre il nero, ma ancora meglio se indossato da chi ha la grinta di mangiarsi il palco.
Rosa Chemical, altro “animale da palcoscenico”, ci ha fatto innamorare letteralmente. Anche lui ha osato come si deve con look dallo stile gotico e piccante. Noi siamo ancora fermi al duetto con Rose Villain, insieme sono la nostra crush più dark in assoluto.
Dulcis in fundo, California dei Coma_Cose con l’abito da sposa firmato Vivienne Westwood. Un omaggio alla grande stilista e, forse, un incantevole allusione a loro futuro matrimonio che – come annunciato da loro stessi – sarà punk.
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Dentro e fuori Sanremo l’estetica Goth punk è arrivata anche grazie ai nostri cari Måneskin. Ormai, siamo da tempo affezionati alla band e abbiamo potuto gustare in diverse occasioni i migliori look da veri ribelli. Si parla di matrimonio anche con loro: per festeggiare il lancio del disco Rush! – pubblicato il 20 gennaio 2023 – i Måneskin ci hanno deliziato di una dolcissima celebrazione punk-rock del loro amore tra riso e torta total black e dei bellissimi baci.
Ma noi ci ricordiamo anche del video girato per il singolo The Loneliest – uscito poco prima di Rush! – che ci trascina in un atmosfera emo sotto la pioggia, durante un funerale (più goth di così…).
Da tenere d’occhio è anche Alice Pagani, giovane attrice e autrice esordiente del romanzo Ophelia. La sua pagina Instagram è un canale di ispirazione per tutti coloro che vogliono seguire la scia del goth e del punk.