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Prima di ogni cosa, il primer viso

Di Gabriele Brunelli

Questo prezioso prodotto è da sempre una prerogativa, il primo passo per un trucco impeccabile e una base che esalta la bellezza naturale di ogni donna.

Mi domandano spesso del primer, ci sono ancora tanti dubbi sulla sua importanza, come e quando applicarlo, di che tonalità sceglierlo… Per noi make-up artist il primer è da sempre una prerogativa, il primo passo per un trucco impeccabile e una base che esalta la bellezza naturale. Questa specifica categoria di prodotti sviluppa un immediato “effetto improvement” (effetto miglioramento, ndr), minimizzando l’apparenza delle imperfezioni cutanee, come discromie, pori dilatati, arrossamenti e segni d’espressione, ma senza essere occlusivo. Permette di creare una base uniforme dove poter applicare colori e texture in modo semplice, massimizzando durata e performance del make-up.

Apparentemente superfluo, ma estremamente importante, il primer incarna il ruolo di mediatore tra i due grandi binari della cosmetica, trattante e correttivo. Se poi ci aggiungiamo una formula all’avanguardia, magari ricca di Ginseng, otteniamo il riequilibrio della pelle, rigenerazione cellulare ed effetto anti-stress. Ci sono primer neutri che agiscono sulla trama della pelle, levigandola con delicatezza e ci sono primers colorati che agiscono prevalentemente sul tono della pelle, illuminandola e uniformando il colorito. Io li suddivido in due fazioni: i perfector, magiche formule dall’azione normalizzante sulla cute e i corrector, estratti di luce che correggono ed enfatizzano il tono della pelle.

Vediamo insieme come scegliere il primer giusto in base al tipo di pelle.

Team perfector. Chi ha la pelle troppo oleosa, troppo secca o con pori troppo evidenti, appartiene a questa fazione, sempre in cerca di un alleato contro il disequilibrio di grana cutanea e film idrolipidico. Ecco quindi cosa applicare: primer idratante per pelle troppo secca, primer opacizzante per pelle troppo oleosa e primer levigante per chi presenta pori ampiamente dilatati o rughette troppo visibili.

Team corrector. Capeggiato dal primer correttivo per eccellenza, quello verde, che fronteggia tutte le discromie rosse, questa categoria di prodotti si focalizza sulla correzione delle alterazioni cromatiche cutanee, presentandosi come un caleidoscopio in cui trovare un perfetto alleato per la correzione di un colore che perfetto non è. Ecco dunque come scegliere il colore giusto da applicare: primer verde per correggere le discromie rosse, come brufoli, angiomi, couperose, ecc…, primer rosa per pelle chiara dalla tonalità spenta, primer blu per illuminare i toni chiari, ma freddi, primer viola per eliminare il sottotono giallo, primer giallo per scaldare pelli medio/scure dal tono olivastro, primer caramello per illuminare le pelli scure o abbronzate.

Il primer incarna il ruolo di mediatore tra i due grandi binari della cosmetica, trattante e correttivo.

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Se ancora non sapete quale scegliere, vi svelo un piccolo segreto: non tutti i primer si escludono a vicenda! Infatti, grazie alle formule più innovative, possono essere applicati in modo complementare, ovvero si possono utilizzare diversi primer a seconda della zona del viso e delle sue necessità. Dopo aver applicato l’abituale crema idratante, è sufficiente picchiettare il prodotto sul viso con un pennello da trucco, una spugnetta o i polpastrelli, distribuirlo con movimenti lievi e veloci e, una volta asciutto, procedere con il trucco.

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Sui primer viso vi ho svelato tutto ciò che occorre sapere per identificare il giusto prodotto, ora tocca a voi scovarlo e ricordate sempre che il primer, prima di ogni altra cosa, è la base perfetta per cominciare una love story con il make-up.

Al prossimo appuntamento.

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