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La cosmetica si tinge di blu

Nel mare vivono creature meravigliose, molte di queste ancora sconosciute, che sono però in grado di salvare il futuro del pianeta. Scrigno di proprietà straordinarie per il benessere della persona, le alghe hanno da sempre un ruolo fondamentale per l’umanità. Ne parliamo con Giovanni Scapagnini, medico e neuroscienziato.

Giovanni Scapagnini

Oggi la biotecnologia marina nel campo della cosmetica è fortemente in crescita, in quanto capace di sfruttare in maniera sostenibile le proprietà uniche delle alghe marine per sviluppare prodotti per la cura della persona nel totale rispetto dell’ecosistema marino. La conoscenza del grande valore di questi esseri viventi, che vede le alghe marine al centro della nuova cosmetica, la troviamo, in epoca moderna, già nel Regno Unito all’inizio del Novecento, momento storico segnato dalla morte della regina Vittoria e dalla successione al trono di suo figlio Edoardo VII, grande viaggiatore, amante dell’arte e della moda.

Fu proprio durante l’età edoardiana – Belle Époque – che in Irlanda si diffuse l’usanza dei bagni algali, come rimedio per stanchezza e dolori, ma soprattutto per finalità estetiche. Ecco, quindi, che lungo la costa irlandese vennero inaugurati oltre 300 stabilimenti balneari dedicati all’uso terapeutico delle alghe marine, che però, dopo le due guerre, la maggior parte andò in disuso. L’utilizzo delle alghe come fonte di bellezza e benessere non è tradizione esclusivamente irlandese: nelle zone costiere del nord della Francia, da oltre due secoli, il mare considerato una risorsa preziosa per l’uomo. E qui che nel 1866 venne coniato il termine thalassothérapie da Joseph La Bonnardière per indicare una cura a base di acqua marina proveniente da sorgenti calde, dove le alghe hanno un ruolo determinante in questo trattamento. Il primo sanatorio aperto e dedicato alla Talassoterapia fu aperto a Roscoff sulla costa settentrionale della Bretagna. In questo luogo che ancora oggi è aperto e funzionante furono messi a punto per la prima volta, oltre 40 anni fa, i trattamenti a base di fanghi d’alga con funzione analgesica, antinfiammatoria, ma anche per combattere diversi inestetismi quali la cellulite e la disidratazione cutanea.

Alghe e scienza cosmetica

Oggi, dopo decenni di studi su questi vegetali marini, sappiamo che le alghe sono ricche di composti bioattivi utili per la pelle, quali: vitamine, sali minerali, polisaccaridi, proteine, polifenoli, carotenoidi, fitoestratti e acidi grassi polinsaturi a catena lungo Omega 3.

Ecco quali sono le azioni degli estratti d’alga utilizzati in cosmetica:

  • aumento dell’idratazione: come anticipato, le alghe contengono polisaccaridi che possono aiutare a trattenere l’umidità nella pelle, fornendo un’idratazione profonda e duratura;
  • protezione antiossidante: questi organisimi sono ricchi di antiossidanti, come le vitamine A, C ed E, così come carotenoidi e flavonoidi, che aiutano a proteggere la pelle dai danni causati dai radicali liberi e dallo stress ossidativo;
  • anti-invecchiamento: alcuni tipi di alghe contengono peptidi e acidi grassi che possono stimolare la produzione di Collagene ed Elastina, aiutando a ridurre l’aspetto di rughe e linee sottili;
  • proprietà lenitive e antinfiammatorie: gli estratti di alghe possono aiutare a lenire la pelle irritata e ridurre l’infiammazione, rendendoli ideali per i soggetti sensibili o con problemi come acne o rosacea; • purificazione e disintossicazione: diverse tipologie di alghe hanno proprietà purificanti e disintossicanti e contribuiscono ad eliminare tossine e impurità dalla pelle, lasciandola pulita e rivitalizzata.

Tuttavia, pochi studi clinici hanno esaminato i potenziali effetti positivi delle alghe marine sulle lesioni della cellulite: uno studio italiano ha valuta l’efficacia di un fango d’alga composto da alghe brune essiccate su un gruppo di 60 donne che presentavano degli inestetismi da cellulite grave o moderata. All’inizio e alla fine dello studio è stata eseguita una valutazione fotografica, clinica, antropometrica ed ecografica dei noduli di cellulite presenti. Le biopsie cutanee di cellulite hanno permesso di raccogliere maggiori informazioni sui potenziali cambiamenti strutturali e funzionali dei tessuti indotti al trattamento. Il risultato è stato una significativa riduzione delle circonferenze delle zone trattate e un miglioramento notevole degli inestetismi della cellulite. Inoltre, l’analisi istologica ha mostrato un notevole miglioramento del derma, grazie all’induzione della sintesi del Collagene. Confermando le intuizioni avute un paio di secoli fa lungo le coste della Bretagna, questi studi per la prima volta hanno attribuito in maniera obiettiva e scientifica l’efficacia delle alghe brune sugli inestetismi della cellulite.

Da: L’Eden sommerso. Viaggio nella scienza delle alghe: alimentazione, longevità e sostenibilità a cura di Francesco Cinelli e Giovanni Scapagnini