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Il rischio chimico

Il rischio chimico non è presente solo all’interno delle aziende che utilizzano sostanze pericolose: attraverso le acque reflue, le emissioni date dai sistemi di ventilazione e dalle ciminiere, le scorie e perfino attraverso i prodotti, le sostanze pericolose arrivano nell’ambiente contaminando l’aria, l’acqua, il terreno e gli alimenti.

EFFETTI SULL’UOMO
Acuto

L’effetto ACUTO si ha quando l’azione di una sostanza chimica è immediata ed il danno segue, senza intervalli, l’esposizione. Sono esempi di effetti acuti le bruciature, l’irritazione degli occhi, della pelle o delle vie respiratorie, l’asfissia, le vertigini, etc. sofferti da pochi secondi fino a qualche minuto dopo l’esposizione.

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Cronico

L’effetto CRONICO si ha quando l’azione di una sostanza chimica è lenta e ripetuta nel tempo (esposizione/quantità) ed il danno non è rilevabile immediatamente. Es. allergie, asma, cancro, malattie e lesioni dell’apparato respiratorio, del sistema riproduttivo, alterazioni del sistema ormonale, etc. Compaiono giorni, mesi o anche anni dopo l’esposizione e in seguito ad un’esposizione continuativa anche a bassi dosaggi delle sostanze tossiche. La disciplina in materia di sostanze e preparati pericolosi prevede, all’articolo 1 della Direttiva 91/155/CEE del 5 marzo 1991 (attuata attraverso il D.M. Sanità 28 gennaio 1992) e identicamente in sostanza all’articolo 25 della Direttiva 92/32/CEE (attuata dal
D.Lgs. 52/97) che: Il responsabile dell’immissione sul mercato di una sostanza pericolosa o di un preparato pericoloso, stabilito all’interno della Comunità, sia esso il fabbricante, l’importatore o il distributore, deve fornire al destinatario, nella persona dell’utente a titolo professionale, una scheda di dati di sicurezza (…)

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In sostanza iI fabbricante, l’importatore o il distributore che immette sul mercato una sostanza pericolosa deve fornire gratuitamente al destinatario una scheda informativa di sicurezza su supporto cartaceo o magnetico in occasione della (o anteriormente alla) prima fornitura. La scheda informativa deve essere aggiornata ogniqualvolta il fabbricante, l’importatore o il distributore venga a conoscenza di nuove rilevanti informazioni sulla sicurezza e la tutela della salute e dell’ambiente. Il fabbricante, l’importatore o il distributore è tenuto a trasmettere la scheda aggiornata all’utilizzatore professionale. Quindi, le Schede Di Sicurezza sono obbligatorie per tutte le sostanze gli elementi chimici ed i loro composti, allo stato naturale o ottenuti mediante qualsiasi processo di produzione o per i Preparati (miscele o soluzioni costituite da due o più sostanze) Pericolosi che vengono immessi sul mercato. In tutta l’Unione Europea sono considerati pericolosi, e come tali regolamentati, le sostanze ed i preparati rientranti in una o più delle seguenti categorie:

a. esplosivi – che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene
b. comburenti – che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una forte
reazione esotermica
c. facilmente infiammabili – che a contatto con l’aria, a temperatura normale e senza ulteriore apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi

d. infiammabili – che allo stato liquido hanno il punto di infiammabilità tra i 21°C e 55°C

e. estremamente infiammabili (o altamente infiammabili) – sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 0°C ed il cui punto di ebollizione è inferiore o pari a 35°C

f. tossici – che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi, acuti o cronici, ed anche la morte

g. altamente tossici (o molto tossici) – sostanze e preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi estremamente gravi, acuti o cronici, ed anche la morte

h. nocivi – che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata

i. irritanti – che, pur non essendo corrosivi, possono produrre al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle e le mucose una reazione infiammatoria

j. corrosivi – che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva

k. pericolosi per l’ambiente -sostanze e preparati la cui utilizzazione presenta o può presentare rischi immediati o differiti per l’ambiente

l. sensibilizzanti – che per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dare luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione all’agente produce caratteristiche reazioni come dermatiti o disagi respiratori

m. tossici per il ciclo riproduttivo – che per inalazione, ingestione, o assorbimento cutaneo, possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi, non ereditari, sulla prole o danni a carico della funzione
o delle capacità riproduttive maschili e femminili (es. solventi usati per la produzione di colle e vernici, o come componenti di prodotti sgrassanti) 

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