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Fotoinvecchiamento, cos’è e come combatterlo

Conosciuto anche con il termine inglese photoaging, questo fenomeno porta a un invecchiamento cutaneo precoce. Vediamo da cosa è causato e come contrastarlo.

Perdita di tono e di elasticità della pelle, comparsa di rughe, macchie scure, capillari dilatati sulle guance, sulle orecchie e nella zona nasale, ispessimento e secchezza della pelle. Questi sono alcuni tra gli inestetismi causati dal fotoinvecchiamento e che, generalmente, interessano zone del corpo quali viso, collo, mani e décolleté. Noto anche con il nome inglese di photoaging, questo tipo di invecchiamento cutaneo è precoce ed è causato dall’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti, siano essi naturali o artificiali. Nello specifico, i raggi ultra- violetti provocano la formazione dei temuti radicali liberi, che portano a danni alle cellule del derma (fiibroblasti). Viene quindi alterata la produzione di Collagene, Elastina e Acido Ialuronico, con conseguenze sulla bellezza e sulla giovinezza della pelle.

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PREVENZIONE

Nella lotta al photoaging, un ruolo molto importante è svolto dalla prevenzione, che si traduce in una limitazione all’esposizione solare – anche in città -soprattutto nelle ore in cui i raggi sono più forti. Alle clienti amanti della tintarella, è bene consigliare di proteggere le zone del corpo maggiormente esposte, come il viso, la testa e le mani e di utilizzare sempre cosmetici solari con il corretto SPF. Anche l’uso di lampade e lettini abbronzanti andrebbe limitato. Il suggerimento, inoltre, è quello di seguire uno stile di vita sano, improntato alla ricerca del benessere, con un’alimentazione ricca di verdura e frutta e di non fumare. Prevenire significa anche sottoporsi a trattamenti estetici mirati prima dell’esposizione solare, per preparare la pelle in maniera corretta.

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TRATTAMENTO

Nei mesi successivi all’esposizione solare, l’estetista sarà in grado di donare nuova idratazione e profondo nutrimento alla pelle, oltre che attenuare i segni che i raggi solari hanno lasciato sull’epidermide. Tra i protocolli più performanti per prevenire e contrastare gli inestetismi causati dal fotoinvecchiamento ci sono quelli che vedono l’uso di referenze formulate con molecole attive, che possono interferire con i radicali liberi, oltre alle vitamine, ad azione antiossidante. Tra queste ultime, la Vitamina A, C ed E. Nota anche con il nome di Retinolo, la Vitamina A favorisce il turnover epidermico, regalando morbidezza ed elasticità alla cute. Grazie al suo potere idratante, è utile per contrastare la secchezza della pelle e per rallentare la comparsa delle rughe, anche di quelle causate dal photoaging. Applicata sulla pelle tramite creme e sieri viso, la Vitamina C – conosciuta anche come Acido Ascorbico – è in grado di stimolare la produzione di Collagene e di Acido Ialuronico, apportando tonicità, luminosità e compattezza alla pelle. È sicuramente tra le migliori sostanze antinvecchiamento e svolge un’attività schiarente mirata, contribuendo a ridurre le macchie scure sulla pelle. Molto utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo, grazie alla sua potente azione antiossidante, è la Vitamina E, che consente anche di idratare e lenire la pelle. Nota in cosmetica con il nome di Tocoferolo, questa vitamina svolge, inoltre, un’azione antinfiammatoria, rivelandosi un valido aiuto in caso di arrossamenti, eritemi e scottature dovute a una scorretta ed eccessiva esposizione solare. All’interno di formulazioni cosmetiche professionali, anche il coenzima Q10 consente di ridurre gli inestetismi causati dal fotoinvecchiamento; svolge, inoltre, un’azione preventiva per ciò che riguarda la disfunzione dei fibroblasti.