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Beauty in pillole: Passiflora

a cura di Davide Antichi (Estetista, Cosmetologo, Founder Beautycians SpA) e Laura Menegoni (Farmacista, Master in Comunicazione del Prodotto Cosmetico, Azionista Beautycians SpA)

Il genere Passiflora L. appartiene alla famiglia Passifloraceae, costituita da circa 600 specie diverse, di cui la Passiflora incarnata L. rappresenta la specie maggiormente utilizzata nella medicina popolare di molti paesi.

Caratteristiche

Il nome “passiflora” risale al 1529 quando i gesuiti, durante la loro missione in Sud America, videro per la prima volta i fiori della pianta di Passiflora L. e li descrissero per la loro particolare struttura, come simbolo della passione di Cristo. Venne così dato loro il nome di “fiore della passione”, dal latino “passio” che significa passione e “flos” fiore. La maggior parte delle specie di passiflora si presenta come una pianta rampicante perenne sempreverde che può raggiungere i 10 metri di altezza, con fiori dalla particolare forma e frutti commestibili di forma ovale, che prendono il nome di “frutti della passione”.

Ogni specie di passiflora differisce per le dimensioni e per i costituenti chimici bioattivi presenti nelle diverse parti della pianta.

In particolare, la Passiflora incarnata L. contiene flavonoidi glicosilati maggiormente concentrati nelle foglie, come vitexina, isovitexina, orientina, isoorientina, swertisina, scaftoside, isoschaftoside. Inoltre sono presenti flavonoidi liberi come apigenina, crisina, luteolina, quercetina e canferolo. Nella Passiflora incarnata si trovano piccole tracce di alcaloidi, acidi grassi (linoleico, linolenico, miristico, palmitico, oleico) e acidi fenolici, cumarine, fitosteroli, eterosidi cianogenici.

Provenienza

Le passiflore sono distribuite principalmente nel continente americano, dagli Stati Uniti all’Argentina; un limitato numero di specie si trova anche in Asia, Australia e Nuova Zelanda. Alcuni tipi di passiflora sono coltivate per i loro frutti commestibili (Passiflora edulis L.), mentre altre specie sono coltivate a scopo ornamentale, per i loro particolari fiori. La Passiflora incarnata L., tipica delle zone del Nord America, oggi coltivata in molti altri paesi, rappresenta da sempre la specie comunemente utilizzata in campo fitoterapico per i suoi complessi costituenti chimici bioattivi.

Proprietà

La Passiflora incarnata L. è una pianta utilizzata tradizionalmente nella medicina popolare dell’India occidentale, dell’America Latina e dell’Europa, per il trattamento di numerosi disturbi dell’apparato respiratorio e degli stati ansiosi. In alcuni paesi la Passiflora incarnata è stata utilizzata come antispasmodico, vermicida e per la cura di ustioni ed emorroidi. Gli studi scientifici moderni hanno permesso di confermare soprattutto la sua azione ansiolitica e anti-ipertensiva, trasformando la Passiflora incarnata L. da rimedio empirico a pianta officinale, ovvero in uso nelle officine farmaceutiche o erboristiche, grazie alla sua introduzione nella Farmacopea di molti paesi. Inoltre la passiflora ha dimostrato, in alcuni esperimenti, effetti benefici per la pelle, attraverso l’applicazione topica di prodotti contenenti estratto dei semi di Passiflora edulis.

Meccanismo d’azione

Azione ansiolitica. L’ansia è una risposta adattativa dell’uomo a situazioni di stress. In tal senso senso ogni persona, in un determinato contesto, percepisce gli stimoli esterni secondo una valutazione soggettiva, dipendente dalle caratteristiche individuali. In questo sistema complesso di elaborazione dell’evento stressogeno si innescano una serie di reazioni a catena che coinvolgono il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso autonomo, ovvero il sistema simpatico e parasimpatico. In particolare, lo stress modifica i livelli dei neurotrasmettitori, o messageri chimici, che permettono alle cellule del sistema nervoso di comunicare tra loro. Tra i più importanti neurotrasmettitori troviamo l’adrenalina, la noradrenalina, la serotonina, la dopamina e l’acido-gamma-ammino butirrico (GABA). Il GABA, un amminoacido che nel SNC dei mammiferi svolge la funzione di neurotrasmettitore inibitore, viene prodotto dai neuroni e da questi liberato nello spazio sinaptico per inibire altre cellule nervose attraverso l’attivazione dei recettori GABA-A. Il GABA, presente in alcune delle sinapsi del cervello dei mammiferi, ha un ruolo rilevante nel controllo delle emozioni e dell’eccitabilità neuronale e quindi nei meccanismi biologici e terapeutici coinvolti nei disturbi d’ansia e delle turbe del sonno. Il meccanismo d’azione attraverso il quale la passiflora migliora lo stato d’ansia, riguarda la modulazione della trasmissione GABAergica; potenziando il segnale inibitorio indotto dall’attivazione del recettore GABA-A. I costituenti chimici della passiflora responsabili dell’attività diretta sul recettore GABA-ergico sono principalmente le sostanze fenoliche, come i flavonoidi apigenina e crisina, in grado di legare il recettore nello stesso sito di legame delle benzodiazepine. In particolare, l’attività sedativa indotta dall’uso di preparati a base di Passiflora incarnata si ottiene con l’uso di estratti integrali. Si parla quindi di “sinergia del fito-complesso”, ovvero l’azione sinergica di più componenti della pianta medicinale – come i flavonoidi e gli alcaloidi – determina la sua attività complessiva.

Azione lenitiva e protettiva. L’estratto di semi di Passiflora edulis ha dimostrato in alcuni studi un’importante azione inibitoria verso l’enzima tirosinasi, determinando una riduzione della sintesi di melanina e la riduzione delle macchie brune sulla pelle, grazie all’alto contenuto in polifenoli. I polifenoli riducono inoltre la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) generate dall’irradiazione UV, attraverso un aumento dei livelli di antiossidanti endogeni, come il glutatione. L’estratto di semi di Passiflora edulis, con i suoi componenti fenolici, oltre a ridurre il fotoinvecchiamento, migliora l’elasticità e l’idratazione della pelle.

Utilizzo

Oggi, per la sua efficacia e sicurezza sull’uomo, la Passiflora incarnata risulta essere la specie più utilizzata nell’industria cosmetica, alimentare e farmaceutica. In fitoterapia i prodotti/integratori a base di passiflora sono utilizzati nel trattamento dei disturbi dell’ansia, dell’insonnia e per ridurre i sintomi della menopausa di natura neurovegetativa (innalzamento pressione arteriosa, disturbi del sonno, tachicardia) e psico-affettiva (ansia, disfunzioni sessuali). La passiflora rappresenta un rimedio fitoterapico alternativo a molti dei farmaci di natura sintetica, soprattutto per la sicurezza in caso di trattamento prolungato, in quanto non provoca dipendenza. Grazie alla presenza dei flavonoidi, gli estratti di passiflora vengono inoltre utilizzati in cosmesi in virtù delle loro proprietà lenitive e protettive per le pelli sensibili e acneiche.

BIBLIOGRAFIA

  • M. Miroddi, G. Calapai, M. Navarra et al. Passiflora incarnata L.: ethnopharmacology, clinical application, safety and evaluation of clinical trials. J Ethnopharmacol 2013 Dec.
  • Lyca R. da Fonseca, Rafaele de A. Rodrigues, Aline de S. Ramos et al. Herbal Medicinal Products from Passiflora for Anxiety: An Unexploited Potential. ScientificWorldJournal 2020.