Il nostro punto di partenza sarà quindi l’organo pelle, che sappiamo essere un vero e proprio organo neuroendocrino, nonché il protagonista di uno dei sensi più straordinari e al contempo sconosciuti, il tatto, valorizzandone la componente endocrina e le sue condizioni di equilibrio. Ricordiamo infatti che moltissimi sono gli ormoni prodotti a livello cutaneo, ormoni tipicamente regolati da ipofisi e ipotalamo, e questo perché la pelle ha un omologo dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene che, ad esempio, produce un ormone di rilascio della corticotropina la quale reagisce con i suoi recettori cutanei, regolando tra l’altro la permeabilità vascolare o la differenziazione dei cheratinociti; inoltre, sempre come esempio, per effetto di fattori stressogeni come le radiazioni ultraviolette, vengono stimolate molte reazioni nei cheratinociti, quali la produzione di eumelanina, proopiomelanocortina (POMC), dopamina e sostanze oppioidi e beta-endorfine.