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Stile di comunicazione e approccio integrato con il cliente

Vi presentiamo gli articoli che hanno concorso al Premio Mabella all’interno della cerimonia di premiazione dei KP Awards. In questo elaborato, Alessia Crosato ci parla del ruolo cruciale dell’estetista quando si tratta di ascolto ed empatia verso il cliente.

Alessia Crosato

Il nostro lavoro prevede l’accesso in uno spazio di percezione molto intimo del cliente, necessariamente viene riposta in noi confidenza, questo ci porta molte volte ad essere tesoriere di tante situazioni. Diventiamo e restiamo un importante punto di riferimento, a cui possono connettersi in qualunque modo e in qualsiasi orario.

Cosa tutt’altro che scontata.

Valutando attentamente la situazione post Covid, su quali altri punti di riferimento possono contare in questo momento le persone Purtroppo, causa protocolli sanitari, raramente le persone vengono guardate, e di conseguenza semplicemente rassicurate.

Noi estetiste, ad oggi, siamo i pochi punti di riferimento rimasti. Tutto il clima di incertezza che abbiamo sperimentato in questi ultimi tre anni, si è riflesso  sullo stato emotivo delle persone. Spesso, venivo fagocitata da clienti che alla domanda: “Come stai?”, mi sommergevano di problemi, lamentele, insoddisfazioni

E allora, mi sono chiesta come svoltare questo “mood” pur assecondando l’esigenza del cliente di espellere tutto quel malessere emotivo, e risparmiare tempo ed energie, perché è fondamentale capire come risolvere un’urgenza simile che, in realtà nasconde un mondo intero.

La prima domanda che mi pongo appena avverto l’instaurarsi di questa dinamica è: “Ammesso che il servizio puoi trovarlo ovunque, cosa mi stai chiedendo, qual è il tuo bisogno nascosto, e come questo si sta ripercuotendo sul tuo aspetto?”. Inizia quindi già attraverso la lettura di quelli che sono i vari linguaggi visivi, posturali il mio approccio alla cura del cliente. La modulazione del tono di voce, la temperatura della stanza e del lettino dove si accomoda, la profondità o meno del mio tocco, la  musica di sottofondo…tutto andrà ad impattare volutamente ad un unico scopo: ristabilire il suo percepire, trasformando così un semplice servizio in un’esperienza di benessere.

Investire qualche minuto per creare quelle situazioni che spostano l’attenzione dai suoi pensieri, portandola ad esempio a prendere consapevolezza del suo modo di respirare  e di conseguenza, fare un paio di respiri insieme… ascoltare il cliente oggi significa andare oltre. Questo modo di comunicare inconscio e non, ci permette di mantenere e aumentare l’autorevolezza necessaria al fine di poter educare e di conseguenza fidelizzare il nostro cliente. Ricordiamoci che dietro ad ogni sua necessità si cela un bisogno inconscio legato all’ aspetto emotivo e noi, in cabina, attraverso le nostre mani e non solo, siamo in grado di produrre un mix di cascate ormonali che sono in grado di creare benessere….

Tutto ciò è possibile grazie ad un grandissimo studio della nostra biologia, tecniche di comunicazione passando attraverso dei percorsi che ci consentano di ottenere un equilibrio personale.

Il nostro mood spesso e volentieri è contraddistinto da una modalità energetica che  è solo in uscita…ma non siamo Wonder Woman, quindi ricordatevi care colleghe prima di Dare dovete Essere. Iniziamo a volerci bene anche noi.

Con tanta stima e affetto per tutte NOI ESTETISTE sopravvissute a questi anni di grande metamorfosi.