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Sole e macchie cutanee: come prevenirle

Il richiamo del sole è come una sirena: impossibile resistergli. Ma tra le tante gioie che ci regala, non bisogna dimenticare che il sole è il principale responsabile dell’insorgenza delle macchie solari. Ne parliamo con Magda Belmontesi, dermatologa e docente di medicina estetica alla scuola Agorà di Milano.

I raggi ultravioletti, infatti, interferiscono con la melanogenesi, ossia il meccanismo che porta alla sintesi della melanina che altro non è che il pigmento che colora a nostra pelle. Questo però porta a un incremento della produzione di melanina e conseguente comparsa della lentigo solare.

Magda Belmontesi

Le lentigo solari, comunemente chiamate “macchie della pelle” o “macchie solari”, sono fastidiosi inestetismi che si presentano come chiazze di forma irregolare tipicamente nelle zone esposte al sole. Queste macchie si manifestano indifferentemente sia negli uomini sia nelle donne, ma la popolazione con età superiore ai 60 anni è certamente la più colpita, sebbene le lentigo solari possano insorgere anche prima dei quarant’anni di età, specialmente come conseguenza di reiterate scottature solari.

Non solo macchie: la cheratosi attinica

Note anche come cheratosi solari, le cheratosi attiniche sono lesioni precancerose della pelle che interessano ambo i sessi dopo i 50 anni, a causa dell’effetto cumulati[vo dell’esposizione ai raggi ultravioletti (UV). Le cheratosi attiniche, ricoperte di squame e ruvide al tatto, compaiono generalmente sulle aree del corpo più frequentemente esposte alla luce del sole: viso, orecchie, cuoio capelluto, labbra, dorso delle mani, avambracci, spalle e collo.

Per prevenire l’insorgenza della cheratosi attinica il modo più efficace è quello di proteggersi dal sole esponendosi con prudenza, evitare le ustioni o l’abbronzatura artificiale ed esaminare la pelle regolarmente rivolgendosi ad uno specialista.

Prevenire il carcinoma proteggendo la pelle

Anche in caso di carcinoma basocellulare o spino cellulare sarà indispensabile contattare il proprio dermatologo. Il carcinoma basocellulare è il tumore della pelle più frequente e deve il suo nome alle cellule basali della cute da cui origina. Colpisce soprattutto la testa e il collo (80% dei casi), poi il tronco (15%) e gli arti; più raramente può presentarsi anche in altre zone del corpo. Le causa della sua comparsa sono dovute soprattutto a un’esposizione eccessiva, incontrollata e priva di adeguata protezione alle radiazioni ultraviolette, siano esse provenienti dai raggi solari o da lampada UV. In particolare, l’esposizione durante l’infanzia e l’adolescenza aumenta il rischio di insorgenza di questo tipo di tumore cutaneo. Cosa fare per salvaguardare la pelle? Innanzitutto, bisogna sempre partire dall’usare il valore SPF adeguato al proprio fototipo, applicandolo con generosità.  Anche la giusta scelta dei solari ha la sua importanza: conviene scegliere solari con schermi alti in base comunque al proprio fototipo. Rughe, macchie e più in generale il foto-aging sono dovuti soprattutto agli UVA per questo è fondamentale utilizzare alte protezioni (di solito circa il 20/30% del valore SPF) per evitare macchie e fotoaging.

È necessario potenziare le difese mediante sieri con ingredienti come acido Lipoico e Ferulico. Quest’ultimo, abbinato alla vitamina C ed E, aumenta sino a otto volte l'azione dei foto-protettori, preservando l'integrità delle membrane cellulari