Tutto parte dalla cultura in cui si è immersi, perché è davvero una cultura profonda, radicata e viscerale quella che lega la donna a tutta una serie di stereotipi classisti, sbagliati e sempre più vicini a un’ideologia che, ancora oggi, percepisce la donna e la sua femminilità come qualcosa di cui non si deve parlare, qualcosa da nascondere, da non dire. E invece no, non è così e in questo ambito l’estetista gioca un ruolo fondamentale, ovvero quello di portavoce di una nuova visione, di sentinella e di nuova cultura che vede la donna, con il suo corpo, la sua sessualità e i suoi cambiamenti ormonali protagonista di un pensiero rivoluzionario.