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Nuove tecniche di massaggio: innovazioni e sviluppi

Il massaggio oggi deve essere multidisciplinare, ovvero in grado di fondere manualità derivanti dalla conoscenza di più tecniche e metodologie, così da poter essere innovativo e legare questa pratica a una vera e propria esperienza sensoriale, Ce ne parla il nostro esperto Antonio Filippone.

 

Antonio Filippone - Fondatore e ideatore di Osteobody Work

Parlare di innovazione e tecniche di massaggio, oggi come oggi, comporta qualche riflessione in merito al momento evolutivo che stiamo vivendo. Apparecchiature e tecnologie che oggi sono utilizzate in ambito dei trattamenti estetici hanno raggiunto una qualità estremamente alta.

Ma non solo; anche il cosmetico, grazie alle continue ricerche e agli sviluppi in ambito formulativo, è indubbiamente molto efficace e in grado di soddisfare tante le aspettative del cliente che desidera effetti visibili e duraturi fin dalla prima seduta. Qual è dunque, alla luce di quanto appena detto, il ruolo del massaggio? Come anticipato, il massaggio deve essere oggi sempre più legato a un concetto di multidisciplinarità e multi-sensorialità, un momento unico, indimenticabile e di straordinaria efficacia, dove le pratiche orientali e occidentali siano sempre più interconnesse per ottenere lo stesso scopo: il raggiungimento dell’equilibrio fisico e mentale. La clientela oggi è in preda a ritmi frenetici imposti della società, sempre di corsa con un piede nel futuro e uno nel passato, in debito di energia e con una drastica riduzione del tempo e dello spazio dedicato alla meditazione e al respiro. Ed ecco che, prima di procedere con il tocco, è fondamentale riconoscere che il massaggio è energia e che gli occhi attenti del professionista sono in grandi riconoscere molto bene, ancora prima di posare le mani sul corpo, perché il nostro cliente ha bisogno di noi: parliamo di canali energetici, concetti spirituali ed emotivi; è importante osservare la postura e le tensioni date da un metabolismo alterato, dallo stress o da un ritmo vitale irregolare. Dopo aver osservato bene chi abbiamo davanti e quali sono le difficoltà che ci pone, si passa al contatto fisico: le mani, figlie dello studio di diverse tecniche, sono lo strumento per portare equilibrio e armonia. Parliamo dunque di “manualità di ascolto” che richiedono operatori con la giusta attitudine e sensibilità manuale e mentale.

Un’altra riflessione va fatta ricordando che in passato, proprio per via dello stile di vita, le problematiche del corpo erano maggiori a livello di struttura, rispetto a quelle che si presentano per un disequilibrio della mente. L’epoca attuale, invece, vede la persona è molto più sedentaria, spesso con una postura da ufficio e smartphone, tutt’altro che utili per la schiena. Equiparando le problematiche lombari a quelle del collo e delle spalle, si dice che l’uomo del terzo millennio sarà vittima di problematiche cervicali, focalizzate sulla testa. Tutto questo cosa significa che l’inestetismo deve essere osservato non solo come un disagio estetico che la cliente vive in superficie, ma anche nutrito da uno stile di vita, dalle correlazioni emotivo – temperamentali e vizi posturali. Risulta quindi evidente che il massaggio non può essere approssimativo, ma le manualità devono fondere filosofie e discipline diverse in un unico trattamento, ovvero un metodo capace di interpretare il linguaggio del corpo, mappare gli inestetismi e adeguarsi a un trattamento personalizzato e individuale. Nella didattica accademica di qualche anno fa era previsto il massaggio come semplice trattamento rilassante, di superficie. Oggi è noto che il massaggio, con le relative manualità che riescono ad arrivare in profondità, sollecita emozioni, coinvolge funzioni metaboliche, diventano un trattamento olistico. Nella mia esperienza ventennale ho ideato Osteobody Work, un percorso multidisciplinare con l’obiettivo di donare il massimo rilassamento senza trascurare la funzionalità del massaggio stesso. Il trattamento è l’insieme di metodiche di carattere postulare, osteopatico, riflessogeno, morfologico temperamentale, connettivale, nerurodistensivo, drenante, Thailandese connettivale e decontratturante.

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