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Beauty in pillole: Acido Ximeninico

L’Acido Ximeninico, o Acido Santalbico, (INCI name: XYMENYNIC ACID) rientra nella grande categoria degli acidi grassi.

Caratteristiche

L’acido ximeninico è un acido grasso acetilenico raro, costituito da una catena a 18 atomi di carbonio, con un triplo legame sul carbonio 9 e un doppio legame in posizione 11. Gli acidi grassi, in generale, sono composti liposolubili costituiti da catene di atomi di carbonio con un gruppo terminale carbossilico (-COOH), responsabile del carattere acido della molecola. La maggior parte di essi possono essere sintetizzati dagli animali ad esclusione di alcuni, che possono essere prodotti esclusivamente dal regno vegetale, come l’acido ximeninico, e possono essere integrati nell’uomo esclusivamente con la dieta. Gli acidi grassi si dividono in “saturi”, ovvero costituiti da una catena carboniosa unita da singoli legami, e acidi grassi “insaturi”, i quali possiedono uno o più doppi legami (polinsaturi) tra gli atomi di carbonio della catena, da cui derivano molte delle loro proprietà benefiche per l’organismo. Nel mondo vegetale sono presenti soprattutto acidi grassi con una catena carboniosa costituita da un numero pari o inferiore a 18 atomi di carbonio, tra cui si trovano l’acido ximeninico, l’acido linoleico (omega-6) e linolenico (omega-3). Nell’uomo gli acidi grassi di origine vegetale svolgono un ruolo importante nella prevenzione di alcune patologie, soprattutto a carico del sistema cardiovascolare.

Provenienza

L’acido ximeninico è presente in elevate concentrazione nell’olio di semi di sandalo (Santalum spicatum, Santalum acuminatum), una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Santalaceae. Il seme del sandalo è costituito da un’esclusiva componente oleosa (50-60%), di cui l’acido ximeninico rappresenta l’acido grasso principale (circa il 30-35%). La produzione dell’olio di sandalo inizialmente prevedeva classici sistemi di estrazione attraverso l’uso di solventi chimici. Attualmente, l’interesse sempre maggiore, da parte delle aziende cosmetiche e farmaceutiche, nei confronti dell’insolita composizione dell’olio, ha portato le industrie produttrici verso la scelta di un’estrazione con fluidi supercritici (anidride carbonica supercritica), per evitare possibili residui di solventi negli ingredienti cosmetici e farmaceutici.

Proprietà

 L’acido ximeninico è attualmente considerato un composto innovativo in ambito cosmetico, soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie, utile per il trattamento di alcune patologie di natura infiammatoria, come la cellulite. Inoltre, l’applicazione topica di acido ximeninico sembra determinare un importante rimodellamento cutaneo, particolarmente interessante lo per sviluppo di prodotti ad azione rassodante.

Meccanismo d'azione

L’acido ximeninico svolge un’importante azione antinfiammatoria nell’organismo umano, attraverso l’inibizione di alcuni specifici enzimi coinvolti nella sintesi delle prostaglandine pro-infiammatorie e nel metabolismo degli acidi grassi. Le prostaglandine sono molecole prodotte naturalmente dalle cellule di quasi tutti i tessuti dell’organismo, in seguito a stimoli interni ed esterni; questi ultimi sono ritenuti responsabili del rilascio degli acidi grassi (come l’acido arachidonico), presenti tra i fosfolipidi delle membrane cellulari, attraverso l’attivazione dell’enzima fosfolipasi. Gli acidi grassi liberi sono convertiti in prostanoidi, quali prostaglandine, trombossano e prostaciclina, attraverso il coinvolgimento dell’enzima ciclossigenasi, presente nell’organismo in due isoforme diverse: la COX-1 e la COX-2. La prima forma è presente in tutte le cellule, soprattutto le cellule endoteliali dei vasi sanguigni, dove svolge la funzione di sintetizzare prostaglandine utili allo svolgimento delle normali funzioni fisiologiche, mentre la seconda forma si trova esclusivamente nelle cellule coinvolte nei processi infiammatori. Generalmente, nell’organismo umano, il principale bersaglio della ciclossigenasi è rappresentato dall’acido arachidonico (omega-6), da cui deriva la sintesi di prostaglandine della serie 2, in grado di svolgere un’intensa azione vasodilatatrice oltre a determina[1]re un aumento della permeabilità vascolare, causa di edema e infiltrazione di cellule pro-infiammatorie.

 

L’acido ximeninico blocca il processo infiammatorio attraverso due meccanismi d’azione: il primo prevede l’inibizione dell’attività della fosfolipasi, con una ridu[1]zione dell’acido arachidonico libero, il secondo consiste nel bloccare la produzione delle prostaglandine grazie all’azione inibitrice della sintesi della ciclossigenasi (COX-1). Inoltre, diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato la capacità, da parte dell’acido ximeninico, di modifica[1]re la distribuzione degli acidi grassi nell’organismo, con la conversione dell’acido arachidonico in acido do[1]cosaesaenoico (omega 3), nelle membrane cellulari. Le prostaglandine prodotte dall’acido docosaesanoico, della “serie 1” e della “serie 3”, svolgono un’importante azione antinfiammatoria, migliorando lo stato di salute generale dell’organismo, soprattutto a livello cardiova[1]scolare. In particolare, la proprietà antinfiammatoria è correlata a un effetto vasoattivo che favorisce la microcirco[1]lazione, migliorando il tono vascolare e soprattutto la permeabilità capillare; un effetto importante per favo[1]rire la perfusione dei tessuti e migliorare il loro aspetto.

Utilizzo

In campo cosmetico, gli effetti sopra descritti sono ampiamente apprezzati per attenuare i meccanismi biochimici-cellulari di natura infiammatoria che accompagnano lo sviluppo di alcune patologie a carico del tessuto adiposo, come la cellulite o la ritenzione dei liquidi. In commercio l’acido ximeninico è presente in gel rassodanti, emulsioni anticellulite, gel defaticante per le gambe, soprattutto in caso di disordini del microcircolo.