Lo smalto semipermanente ha registrato un successo crescente da quando è arrivato sul mercato italiano nel 2010. Difficile infatti non essere conquistate da uno smalto capace di regalarci una manicure impeccabile fino a tre settimane, colore brillante e una vestibilità estremamente leggera sull’unghia.
Nonostante la ormai lunga storia d’amore tra le donne italiane e lo smalto semipermanente, molte di loro hanno ancora le idee confuse in merito al prodotto: pensano che possa danneggiare le unghie naturali, hanno dubbi riguardo le modalità di rimozione (sono sicure infatti che troveranno un modo “fai da te” per toglierlo a casa), o che sia necessario far passare del tempo tra una manicure e l’altra per salvaguardare le unghie.
Ogni professionista delle unghie ha il dovere di informare la propria cliente in merito al prodotto, la formulazione, la corretta applicazione e rimozione. Solo una cliente finale informata e consapevole potrà riconoscere l’esigenza di rivolgersi a una professionista per il servizio manicure e avrà gli strumenti per riconoscere chi è capace e chi no.
Molte donne evitano di richiedere un servizio manicure con smalto semipermanente perché pensano che il prodotto possieda una formula aggressiva che può risultare dannosa per le unghie naturali.
Mentre effettuate un servizio, comunicate alle vostre clienti gli ingredienti nocivi di cui è privo lo smalto semipermanente del marchio che usate, i famosi cinque, nove o dodici free che ormai la maggior parte dei brand di qualità ha immesso sul mercato. Rassicuratele ricordando loro che i prodotti cosmetici importati legalmente in Italia sono sottoposti a controlli rigorosissimi da parte del Dipartimento della Sanità.
Importante poi ricordare che lo smalto che utilizzate appartiene a una filiera di prodotto formulata appositamente per garantire durata, brillantezza e assenza di possibili danni alle unghie naturali.
Pensate, alla luce di queste informazioni, quanto la cliente potrà apprezzare la professionalità del vostro centro e sentirsi rassicurata.
In tema di rimozione, a quante di voi professioniste non è capitato di ricevere una nuova cliente che raccontava che fino a quel momento la persona a cui si rivolgeva per il servizio manicure aveva sempre usato la lima o addirittura la fresa per rimuoverle lo smalto?
Molte donne che hanno visto le proprie unghie rovinate dalla rimozione con limatura dello smalto, hanno interpretato il danno come effetto di un’azione aggressiva dello smalto e non a un’errata rimozione. Una conseguenza di ciò è poi l’idea che sia necessario far “riposare” le unghie prima di procedere con una nuova applicazione del semipermanente.
Sappiamo bene, invece, che un prodotto di qualità usato nel modo corretto e da una professionista non ha alcuna conseguenza negativa sullo stato di salute dell’unghia naturale.
Condividete con le clienti del vostro centro queste informazioni. In un mondo in cui le false informazioni dilagano è bene che chi è veramente competente, ossia i professionisti di ogni settore, condivida esperienze e conoscenza.