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Beauty trends: l’estetica del futuro

La ricerca in campo cosmetico non conosce battute d’arresto e lo testimoniano linee cosmetiche sempre più innovative e hi-tech che puntano a coinvolgere tanto il professionista, quanto il consumatore finale, sfoggiando con maestria l’ingrediente cosmetico “del momento”. Ne parliamo con il cosmetologo Umberto Borellini.

Umberto Borellini - Cosmetologo

La ricerca in campo cosmetico non conosce battute d’arresto e lo testimoniano linee cosmetiche sempre più innovative e hi-tech che puntano a coinvolgere tanto il professionista, quanto il consumatore finale, sfoggiando con maestria l’ingrediente cosmetico “del momento”.

Se la cosmetologia è in continua evoluzione, può essere difficile per la professionista della bellezza seguirne con costanza ogni innovazione. Per fare un po’ d’ordine in una materia tanto complessa  dobbiamo mettere in fila un po’ di… “S” che poi sono le tendenze più importanti del settore:

  • Sicurezza
  • Scientificità
  • Sensorialità
  • Sostenibilità

SICUREZZA

In Europa i cosmetici sono molto sicuri. Ognuno di noi può consultare il dossier di ogni cosmetico prodotto sotto l’egida del nuovo regolamento EU – Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui Prodotti Cosmetici (Regolamento (CE) n. 1223/2009) – per verificare che nel nostro Paese i cosmetici che troviamo sul mercato sono prodotti sicuri e che in caso di ingredienti attenzionati e con profili tossicologici non del tutto chiariti, la commissione scientifica, come recentemente ha dimostrato, ritira la sostanza eventualmente sotto osservazione (vedi recente allergene Lilial).

SCIENTIFICITÀ

Negli ultimi anni, grande attenzione è stata rivolta agli ambiti dei cosiddetti cosmeceutici che, pur facendo parte del mondo dei cosmetici, sono prodotti d’avanguardia in quanto formulati con sostanze funzionali presenti anche in farmacopea. L’effetto è dunque superiore a quello di un cosmetico “normale”, poiché proviene da sostanze validate scientificamente, ma prive di effetti collaterali. Grazie a questo innovativo approccio, nei laboratori di ricerca di tutto il mondo i cosmetici sono al centro di continue ricerche e nuove strategie. Tra le sostanze più studiate troviamo il “sempre verde” Retinolo, efficace contro l’invecchiamento cutaneo per le sue proprietà riepitelizzanti e antiossidanti; l’Escina, in grado di migliorare la circolazione periferica; la Vitamina  E, un antiossidante che ha anche azione idratante ed è quindi capace di proteggere la pelle dal prematuro invecchiamento e di ridurre la formazione delle rughe. Un importante idratante naturale diffusamente impiegato dalla moderna cosmetologia è l’Acido Ialuronico, che impedisce alla pelle di seccarsi; le Ceramidi, invece, hanno la capacità di stabilizzare la barriera dello strato corneo, restituendole la sua naturale condizione. Altre sostanze funzionali oggetto di analisi sono la Caffeina ottimo lipolitico e agente tricogeno in cosmesi, vasocostrittore e diuretico in farmacologia, e l’Esperidina, antiedema che si ricava dagli agrumi, presente anche in un noto gel venduto in farmacia per contusioni e gonfiori. Riflettori puntati anche sull’Astaxantina, antiossidante naturale appartenente alla famiglia dei carotenoidi, e sull’Acido alfa lipoico, antiossidante universale lipo e idrosolubile. Negli Stati Uniti gli ingredienti più in auge vanno dal D.M.A.E. (dimetilamminoetanolo), che produce un aumento del tono muscolare, alle super pubblicizzate sostanze “simil-botox” che tentano di mimare l’azione della tossina botulinica la quale, naturalmente, è vietata per l’uso cosmetico: trattasi di aminoacidi a basso peso molecolare (tetrapeptidi, tripeptidi…) che svolgono una spiccata azione antirughe senza controindicazioni; le loro dimensioni ridottissime le rendono abili nel raggiungere le zone più profonde dell’epidermide.

SENSORIALITÀ

L’uso di principi attivi potenti ed efficaci è sufficiente a determinare il successo di un prodotto cosmetico? Indubbiamente sì, ma il contesto in cui sono inseriti può davvero fare la differenza: un prodotto lo sguarda, lo si annusa, lo si tocca… e forse lo si acquista. Ecco perché l’approccio neurocosmetico è fondamentale.

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