Davide Bollati, Presidente Comfort Zone e Davines, ci parla del concetto di etica, innovazione e inclusività dell’azienda: valori tutti italiani che fanno la differenza del brand in tutto il mondo.
NEL 2004, IN UN MOMENTO DI FORTE EVOLUZIONE E CRESCITA DELLA VOSTRA AZIENDA, AVETE INIZIATO A SENTIRE FORTE L’ESIGENZA DI METTERE PER ISCRITTO QUELLI CHE ERANO I VALORI CONSOLIDATI CHE STAVANO GUIDANDO IL VOSTRO MODO DI FARE IMPRESA. AVETE COSÌ INIZIATO UNA PROFONDA RIFLESSIONE, DURATA UN ANNO, CHE VI HA PORTATO NEL 2005 A PUBBLICARE LA PRIMA CARTA ETICA. QUESTA CARTA COSA RAPPRESENTA ESATTAMENTE PER VOI, E IN CHE MODO VI GUIDA NELLA QUOTIDIANITÀ?
Scrivere per la prima volta la Carta Etica per noi è stato un traguardo importante. Ha significato interrogarci molto sul sistema di valori che stavamo costruendo, si trattava di mettere nero su bianco che tipo di azienda volevamo essere per tutti i nostri collaboratori. Questa carta rappresenta la nostra bussola, ci ispira e ci guida tutti i giorni, aiutandoci a migliorare noi stessi nel nostro agire lavorativo quotidiano.
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LA NATURA MUTEVOLE DI QUESTA CARTA E DEI VALORI CHE RACCHIUDE, INSIEME ALL’EVOLVERSI DELLA VOSTRA REALTÀ AZIENDALE, VI HA SPINTI NEL 2017 A RIPRENDERE LA RIFLESSIONE INIZIATA NEL 2004 PER AGGIORNARE I CONTENUTI DELLA CARTA, STIMOLANDO NUOVE RIFLESSIONI E NUOVI INDIRIZZI DI COMPORTAMENTO. È NATA COSÌ NEL 2018 LA “NUOVA FIORITURA DELLA CARTA ETICA”. CHI SONO STATI I PROTAGONISTI DI QUESTO LAVORO E CHE TIPO DI CAMBIAMENTI ED EVOLUZIONI TROVIAMO IN QUESTA NUOVA FIORITURA” RISPETTO ALLA PRIMA?
233 collaboratori hanno preso parte a questa nuova riflessione, che ha portato la nascita di 3 nuovi valori fondativi, che si sono aggiunti ai 13 stabiliti già nella prima Carta Etica. Sostenibilità, Inclusività, Innovazione. Da Sempre il Gruppo Davines aspira alla “prospera longevità” e, per garantire un futuro longevo, è necessario vivere in modo sostenibile.
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SIETE UN’AZIENDA CHE LAVORA NEL SETTORE DEL BEAUTY, MA IL CONCETTO DI “BELLEZZA” PER VOI HA ASSUNTO NEL TEMPO UNA CONNOTAZIONE DIVERSA, DIVENTANDO UNO DEI VALORI CARDINE DELLA VOSTRA AZIENDA. SIETE SOLITI A PARLARE DELLA BELLEZZA INTERIORE, LA “BELLEZZA DELL’ANIMA”, CHE DEVE GUIDARE L’UOMO VERSO COMPORTAMENTI E AZIONI IN ARMONIA CON LA NATURA, PER PROTEGGERLA E RIGENERALA. ATTRAVERSO QUALE PROGETTO O AZIONE, STATE DANDO OGGI FORMA A QUESTO CONCETTO DI BELLEZZA?
Da sempre ci adoperiamo attraverso piccoli e grandi progetti a generare un impatto positivo sul mondo, e tutti, a loro modo, danno vita a diverse forme di bellezza. “I Sustain Beauty” ne è un perfetto esempio, da 6 anni infatti attraverso questo progetto cerchiamo di ispirare e motivare i nostri clienti ad agire per creare un mondo migliore, attivando iniziative a impatto positivo nei confronti del pianeta e delle comunità che lo abitano. Ma vorrei citare anche un nuovo progetto in particolare, che abbiamo annunciato pubblicamente di recente, si tratta della creazione del primo centro di formazione e ricerca internazionale nel campo dell’agricoltura biologica rigenerativa a Parma, proprio davanti al Davines Village. Il nostro partner in questo progetto è Rodale Institute, un ‘importante realtà con sede in Pennsylvania, che si occupa sin dagli anni 80 di agricoltura biologica rigenerativa.
IL GRUPPO DAVINES CONTA 7 FILIALI NEL MONDO; SIETE UNA REALTÀ INTERNAZIONALE E FORTEMENTE MULTICULTURALE. COSA SIGNIFICA PER VOI ESSERE INCLUSIVI, E IN CHE MODO AFFRONTATE IL TEMA DELL’INCLUSIVITÀ ALL’INTERNO DELLA VOSTRA AZIENDA?
Per noi l’inclusività non deve essere applicata solo nel momento in cui si crea un contesto multiculturale, per noi inclusività significa prima di tutto far sentire ogni persona come parte di un progetto, che è quello della nostra azienda, indipendentemente dalla sua nazionalità, cultura, ruolo, o storia.
