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Propriocezione

di Mariangela Ciriello

È il nostro sesto senso, è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del nostro corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, senza l’utilizzo della vista, stiamo parlando della propriocezione.

La propriocettività è considerata il nostro sesto senso in quanto è regolata dal S.N.C (sistema nervoso centrale), ci dà informazioni con precisione riguardo i parametri del movimento (velocità, forza, accelerazioni, direzione) e i parametri fisiologici sullo stato e i cambiamenti che si verificano su muscoli, tendini e articolazioni in base ai movimenti eseguiti. È importantissima sia per un corretto controllo dell’esecuzione dei movimenti sia per la correzione nel caso fenomeni imprevedibili che vengono a turbare i movimenti programmati.

La percezione propriocettiva cosciente, che tutti noi possediamo, è data dalla costruzione elaborata a livello della corteccia cerebrale sulla base di informazioni provenienti dai recettori periferici. La memoria porta informazioni sulle esperienze passate, mentre l’esperienza è lo strumento grazie al quale le sensazioni provenienti dal mondo esterno diventano personali attraverso valori che noi attribuiamo.

La sintesi dei tre tipi di informazioni dà luogo a ciò che comunemente viene definita “immagine corporea”. La consapevolezza, l’esistenza della posizione e del movimento del nostro corpo. A prescindere dai comuni canali sensoriali (vista, tatto, udito) ciascuno forma la propria consapevolezza attraverso le informazioni propriocettive.

Cosa sono i propriocettori?

Sono recettori nervosi -suddivisi in tre gruppi principali: recettori muscolari, recettori articolari, recettori cutanei- che danno informazioni sulle posizioni assunte dal corpo sia da fermo sia in movimento (cinestesia). Queste informazioni possono essere importantissime per molte strutture del sistema nervoso centrale. Abbiamo tre sistemi principali in cui vengono elaborati i codici provenienti dalle vie sensitive:

I° sistema: incosciente e deputato al controllo e alla reazione in situazione di pericolo. Controllato dal midollo spinale.

II° sistema: deputato al controllo di progetti motori e automatismi. Questo sistema garantisce tutti i movimenti con massima precisione, è controllato dal cervelletto e anch’esso è completa
mente incosciente.

III° sistema: è prevalentemente controllato dalla corteccia cerebrale, che elabora tutte le informazioni provenienti dalla periferia.

L’allenamento propriocettivo è basato da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità allo scopo di valutare e migliorare i segnali di propriocettività provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori. Obbiettivo è quello di rieducare i riflessi propriocettivi al fine di ottenere un eccellente controllo della postura e delle sue articolazioni.

L’allenamento propriocettivo è importante per un recupero dopo un trauma, nella prevenzione degli infortuni (questo per avere un rapido controllo della muscolatura durante le azioni e per sollecitare interi gruppi muscolari evitando contrazioni isolate) e, nello sport per migliorare l’equilibrio. Deve essere svolto da tutte con un buon numero di salti e cambi di direzione, soprattutto laddove si è in presenza di traumi alle caviglie e alle ginocchia e la stanchezza fisica compare in maniera rilevante. Il miglioramento dell’equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione unito alla capacità di correggere gli sbilanciamenti in maniera veloce.