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Preparare la pelle al sole alimentazione e integrazione

È importante per il nostro organismo stare all’aria aperta e al sole, perché i suoi raggi sono fondamentali per l’assorbimento della Vitamina D e la salute delle nostre ossa.

Esponendoci ai primi caldi raggi del sole, è fondamentale non sottovalutare il fatto che – per ciò che riguarda il viso – indossare a lungo la mascherina priva la nostra pelle del necessario ossigeno e la sottopone ad una leggera pressione causata dalla mascherina stessa, che certo bene non fa al microcircolo. Appare evidente che quest’anno ognuno di noi affronterà il sole con la pelle un po’ più sofferente e fragile rispetto al solito. Essendone però consapevoli, possiamo arrivare all’appuntamento con il sole con la pelle pronta e ben nutrita, non solo scegliendo il cibo più adatto, ma anche con l’ausilio dell’integrazione più funzionale.

LA GIUSTA ALIMENTAZIONE

Per sostenere la struttura, la compattezza della pelle e la tonicità del nostro corpo, è importante la presenza di proteine di alta qualità e povere di grassi. Una tra tutte l’albume dell’uovo ricchissimo di proteine e di Leucina, un amminoacido straordinario anche per la struttura muscolare. Infatti, l’albume è digeribile e si presta per facili e veloci frittate con verdure di stagione che ne arricchiscono il sapore: è una proteina che possiamo utilizzare ripetutamente durante la settimana. Bene anche le carni bianche, qualche carne rossa rigorosamente “grass fed” perché ci garantisce delle caratteristiche nutrizionali straordinarie e meno grassi saturi. Per i formaggi scegliere preferibilmente quelli privi di lattosio, così da abbassare la quota di carboidrati presenti. Ovviamente per coloro che non amano le proteine animali, la Soia offre una buona sequenza amminocidica, per cui l’apporto proteico è garantito. Dovremo anche fare particolare attenzione nella scelta dei carboidrati: sconsiglio quelli complessi, perché danno una risposta infiammatoria low grade che non aiuta la nostra pelle già provata dall’ipossia. Banditi gli zuccheri che “attaccano” il nostro Collagene formando le proteine AGE, un vero disastro per la pelle. Prenderemo gli zucchero necessari da verdure e frutta: via libera a tutta la verdura a basso indice glicemico (niente patate, carote cotte, mais e legumi) seguendo la stagionalità. Per la frutta, ottime le fragole ricche di polifenoli, così come le arance ricche di Vitamina C e preziosa per il Collagene, e le mele, anch’esse ricche di flavonoidi.
Attenzione alla frutta più ricca di zucchero come ciliegie, albicocche, pesche, uva, fichi: buonissime e ricchissime di nutrienti ma – se in eccesso – lo zucchero contenuto può non aiutarci nell’azione antinfiammatoria necessaria alla nostra pelle prima e soprattutto durante l’esposizione al sole. Importantissimi l’olio di oliva prezioso per i polifenoli, i semi oleosi e l’avocado ricco di grassi “buoni” e soprattutto di Vitamina E, ottimo antiossidante. Dobbiamo però supportare questa attenta selezione alimentare con un’integrazione adatta.

Non può mancare il Collagene da integrare sia per via sistemica in pratiche capsule, che con uso topico grazie a prodotti che contengano concentrazioni adeguate.

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GLI INTEGRATORI

Tra i principi attivi più potenti che la natura ci offre – oggi presente in molti prodotti -, c’è l’Astaxantina, un carotenoide straordinario estratto da un’alga che ha, non solo proprietà antinfiammatorie (quindi perfetta per contrastare l’effetto infiammatorio dei raggi solari), ma anche idratante. Questa azione è bene sia supportata dalla presenza di acidi grassi Omega 3 che non solo migliorano la struttura della membrana cellulare, ma hanno anche un’azione importante a livello di microcircolo, permettendo una migliore circolazione e ossigenazione della pelle stessa.

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Altri due gioielli sono l’Ashwagandha, un’antichissima erba indiana che ha non solo ottime proprietà antinfiammatorie in grado si contrastare i danni dei raggi solari, ma anche immunostimolanti. Non dimentichiamoci poi del frutto che ha la maggiore attività anti ossidante e biodisponibilità grazie alle caratteristiche di idrosolubilità delle “delfinidine”, il principio attivo più prezioso: è il Maqui, ovvero il mirtillo della Patagonia dalla storia davvero affascinante. Infine, facciamo attenzione a non utilizzare i frutti essiccati poiché ricchi di zucchero. Come sempre, basta guardarci attorno e ci accorgiamo che la farmacia della natura ci offre tutte le risorse per farci stare bene.

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