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L’arte di sapersi rinnovare: possiamo parlare di innovazione 2.0?

Onnipresente, in ogni ambito, è l’appellativo innovazione. Per le aziende e per il mercato costituisce una prerogativa immancabile se si vuole anticipare i trend ed essere i precursori in questa nuova era, dove a farla da padrone è chi ha la capacità di dettare il passo e istituire regole nuove.

Essere i primi non è una scelta, ma una responsabilità che le aziende pioniere devono assumersi. Una responsabilità verso quei consumatori che si affidano alla loro ricerca ed esperienza.

La domanda, a questo punto, non è più perché o se valga la pena innovare, ma come farlo!

Possiamo già chiederci se siamo arrivati ad un livello superiore di innovazione?

Lo studio, l’analisi, lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti rappresenta un elemento fondamentale per la competitività e trovare sempre nuove proposte per il consumatore di oggi è un percorso e una sfida che ogni azienda dovrebbe intraprendere.

Le insidie però sono dietro l’angolo e qual è il rischio più grande quando si cerca di innovare? Pensare esclusivamente all’idea e a tutto ciò che la circonda ci porta ad essere limitati e a non vedere oltre, ovvero alla persona che è stata in grado di realizzarla.

In questo caso particolare la figura del Nail Artist diviene il fulcro del collegamento tra l’azienda e il consumatore finale. Nasce l’esigenza di dare voce alla creatività e al talento di questi artisti, dando spazio alla estrosità e genialità che si cela dietro ad ogni loro creazione.

Arte, tecnologia e moda sono un’autentica fonte di ispirazione che identificano come comune denominatore l’ascolto attento di clienti e manicurist.

Oggi, quindi, limitarsi a lanciare nuovi prodotti, utilizzando le tecnologie più avanzate, senza prestare la giusta attenzione ai comportamenti dei due protagonisti principali, artista e cliente, non basta.

Cosa consiglio al mercato attuale?

Innovare per abbracciare le opportunità”: tenendo come punti fermi il filo diretto indissolubile fra Nail Artist e consumatore, stimolandone la coesione e la comunicazione che porterà, inevitabilmente, ad una massimizzazione del risultato finale.

A tutto questo, si deve aggiungere la continua ricerca nelle nuove tecnologie, perché non possiamo ignorare il fatto che tutto intorno a noi – mondo delle unghie compreso – è in costante evoluzione.

Buona innovazione a tutti! Libera

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