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L’impatto del Covid-19 e lo slancio verso la ripresa

Il settore guarda al 2021 adeguandosi a nuovi paradigmi e puntando su prodotti a connotazione naturale e processi produttivi sostenibili come parte strategica della filiera cosmetica.

L’Indagine Congiunturale fotografa con cadenza semestrale l’andamento del settore cosmetico; la presentazione dei dati preconsuntivi 2020 è stata occasione per tracciare un primo bilancio dell’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto sul comparto, mettendone in luce, nonostante molti segni negativi, la sua reattività. Un’attenzione specifica è stata dedicata al tema del cosmetico a connotazione naturale e sostenibile, un trend in forte crescita per l’industria cosmetica che è stato al centro delle analisi di una commissione interna dedicata.

IL 2020 IN NUMERI

Secondo i dati preconsuntivi 2020, il fatturato globale del settore sfiora i 10,5 miliardi di euro con una contrazione del -12,8% rispetto al 2019; in calo anche i valori del mercato interno (-9,6%). Risentendo delle limitazioni e delle incertezze a livello internazionale, le esportazioni registrano un -16,5% e raggiungono un valore di oltre 4 miliardi di euro. Si approssima invece agli 1,9 miliardi di euro il valore della bilancia commerciale. Per entrambi questi indicatori la cosmetica si classifica al terzo posto, tra i beni non food, nel confronto con settori contigui, dopo abbigliamento-moda e mobili. L’analisi dell’andamento dei canali distributivi evidenzia le dinamiche di reazione alla pandemia, condizionate dalla specializzazione di riferimento oltre che dalle limitazioni stesse che li hanno riguardati. Ad esempio, i canali professionali, acconciatura (-28,5) ed estetica (-30,5%), risentono delle chiusure forzate del primo lockdown, oltre che – per l’estetica – delle ulteriori restrizioni per area geografica, con riferimento alle regioni in zona rossa.

L’83% degli operatori intervistati ha segnalato che verrà raggiunto un equilibrio per la propria azienda e per i mercati di riferimento nel corso del 2021 – evidenzia Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia – Incidono su questo atteggiamento alcuni fattori positivi emersi nel corso della pandemia tra le imprese: la flessibilità e l’adattamento al contesto, gli investimenti in ambito digitale ed e-commerce, gli alti standard qualitativi, la costante propensione verso ricerca e sviluppo e il richiamo al made in Italy.

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IL COSMETICO A CONNOTAZIONE NATURALE E SOSTENIBILE

A margine dei lavori di una commissione interna sul cosmetico a connotazione naturale e sostenibile istituita da Cosmetica Italia, è stato possibile indagare il valore di questa tipologia di prodotti, che è risultato pari a 1.654 milioni di euro. Il valore dei cosmetici a connotazione naturale/biologica è di 778 milioni di euro, mentre quello dei cosmetici sostenibili/green è di 876 milioni di euro. La sovrapposizione dei due insiemi, ovvero delle imprese che adottano processi o producono cosmetici legati alla sostenibilità e di quelle che fabbricano cosmetici a connotazione naturale/biologici, raggiunge i 925 milioni di euro.
Analizzando la distribuzione tra canali del fatturato di questa tipologia di prodotti emerge come il 44,7% dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile sia da attribuire al mass market; seguono i saloni professionali di acconciatura ed estetica (18,7%) e la profumeria (11,2%). Significativo anche il peso delle vendite dirette (e-commerce, porta a porta e per corrispondenza) che rappresentano il 10,3%. Tra le famiglie merceologiche, sono poi i prodotti per capelli e cuoio capelluto a ricoprire il 33,1% del fatturato dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile, seguiti dalla cura pelle (30,6%) e dal make-up (23,2%).

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Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente enfasi sul cosmetico a connotazione naturale e sostenibile tanto in termini di mercato quanto di attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media – ha commentato Benedetto Lavino, vice presidente di Cosmetica Italia che coordina la commissione interna dedicata a questi temi – Per questa ragione, come Associazione di categoria, abbiamo ritenuto fondamentale approfondire e delineare un campo di indagine puntuale per poter fornire analisi accurate sul fenomeno e sui macro trend che lo caratterizzano: prodotti a connotazione naturale e processi produttivi sostenibili come parte strategica della filiera cosmetica.

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