Al momento stai visualizzando La tutela della salute delle lavoratrice madri

La tutela della salute delle lavoratrice madri

di Luca Pasquero

In caso di gravidanza di un operatore del centro estetico devono essere messe in atto tutte le precauzioni necessarie per evitare rischi connessi all’attività che possono pregiudicare la salute della madre e del bambini

La lavoratrice in stato di gravidanza deve sempre informare tempestivamente il datore di lavoro della propria condizione, in modo che quest’ultimo possa intervenire valutando i fattori di rischio generici e specifici ed identificando quali sono le mansioni “vietate” e quali quelle da limitare in considerazione dello stato di salute e benessere della lavoratrice.
In particolare si ricorda che devono essere valutati attentamente dal datore di lavoro, in relazione all’organizzazione aziendale: orario di lavoro, eventuali turni, postura incongrua o posizione eretta prolungata, utilizzo di sostanze chimiche ecc…
Se dalla verifica risulta che esistono condizioni di rischio è necessario spostare la lavoratrice a un’altra mansione compatibile con la gravidanza e/o con il periodo post-partum.

In particolare, in stato interessante, la donna:

  • Non dovrebbe lavorare in postazioni troppo strette, che non le permettano una adeguata mobilità e ne limitino il coordinamento: una postazione angusta o comunque non agevole (soprattutto negli ultimi mesi) può provocare anche stiramenti o strappi muscolari;
  • Non dovrebbe fare attività che comportino lo stare in piedi per più di metà dell’orario di lavoro. La posizione eretta per molto tempo può provocare la compressione delle vene che può ridurre il ritorno venoso (cosa che indirettamente può addirittura provocare delle contrazioni uterine). Stare in piedi per molto tempo può significare, all’estremo, una maggiore possibilità di parto prematuro;
  • Non dovrebbe fare attività che comportino l’utilizzo di scale, piattaforme o postazioni sopraelevate;
  • Non dovrebbe fare attività che comportino l’utilizzo o comunque l’esposizione ad agenti chimici potenzialmente pericolosi per la salute della gestante e del feto;
  • Non dovrebbe fare attività che la pongano a contatto o nelle vicinanze di sorgenti di radiazioni.

Per quanto riguarda le attività nel centro estetico, la lavoratrice in stato di gravidanza deve osservare ancor più scrupolosamente le norme relative all’igiene personale e dell’ambiente di lavoro e deve – per quanto possibile – evitare il contatto (anche utilizzano i guanti) con agenti chimici, solventi o cosmetici che possono provocare allergie o ipersensibilizzazioni.