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Dedicato a mia madre

Quando nel 1978 ho preso il mio diploma da segretaria d’azienda, mia madre mi regalò una macchina da scrivere, perché alla fine degli anni Settanta fare la segretaria voleva dire occupare una mansione importante.

Questo regalo fu per me molto prezioso e significativo. Dietro a questo gesto c’era una donna venuta dal sud, forte, coraggiosa e umile operaia, la quale desiderava per sua figlia un futuro migliore: MIA MADRE. Una fonte di ispirazione. Una donna di grandi valori, capace di trasmetterli con semplicità e schiettezza. Valori che porto dentro, nel profondo delle mie radici.

La mia università sono state le persone che ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada. Dalle loro esperienze ho “rubato” gli strumenti che mi hanno permesso di crescere nella vita professionale e personale. Di mio, ho sempre avuto un pizzico di ambizione, quel quid che, in tanti momenti, aiuta a perseguire con più convinzione i sogni, a migliorarsi e a evolversi.

Oggi sono qui, alla guida di Mabella, un progetto editoriale che festeggia i sui primi 10 anni… Non mi sembra vero! In questi 10 anni non sono mancate le volte in cui avrei preferito gettare la spugna, ma non ho mai mollato. Ho continuato con tanta forza di volontà, spirito di sacrificio, perseveranza e dedizione, perché ci ho sempre creduto. E così, numero dopo numero, mi ritrovo oggi a festeggiare con tutto il mio staff, Rosanna, Beatrice, Anna, Camilla, Chiara e Sofia, il 10^ compleanno di Mabella, che nel frattempo è diventata la prima rivista dell’estetica professionale in Italia.

Non avrei potuto essere più fortunata ad avere un team più bello!

Una Responsabile di redazione molto preparata e scrupolosa che, in poco tempo, ha saputo dare un grande supporto al cambiamento e al posizionamento importante della rivista; un Direttore Editoriale sempre alla ricerca di novità e ideatore di nuovi progetti; una Grafica molto creativa che ha visto nascere la rivista e, anno dopo anno, le ha dato un “vestito” fresco e dinamico; una Responsabile di segreteria capace di gestire il lavoro di redazione in modo eccellente ed essere punto di riferimento di interlocutori esterni e interni; un’Amministrativa attenta nel far quadrare sempre i conti, per la “salute” di tutti; infine, una “nuova leva”, con tanta sete di imparare e che dimostra di avere tutti i requisiti per essere all’altezza della situazione.

Tutte persone molto diverse l’una dall’altra, nessuna “prima della classe”, ma tutte appassionate e unite, perché è solo così che si fa la differenza! È grazie a loro se sono arrivata fin qui. Questo numero 100 significa molto, ma nello stesso tempo, sono consapevole che è solo il primo traguardo di un cammino in cui ho ancora tanto da imparare e da dare.

In ultimo voglio ringraziare Annalola, il mio primo Direttore Responsabile, perché è anche grazie a lei che oggi possiamo festeggiare tutte insieme questo numero 100.

Quando mi proposero di aprire la filiale italiana per lanciare il progetto editoriale di Cabines Italia, accettai una sfida con me stessa, non sapendo che, da lì a pochi mesi, sarebbe scoppiata la crisi.

Mi sentivo una nana in un mondo di giganti, ma un incontro fu rivelatore quello con una grande donna di nome Franca, imprenditrice del nostro settore che, di fronte alle mie paure e perplessità, mi disse: “Cara Annamaria, non si curi troppo di cosa fanno a destra e a sinistra, ma concentri le sue forze e la sua professionalità per guardare avanti sulla sua strada”.

Le sue parole furono, per me, di grande sostegno e fecero crescere la mia autostima.

Tante sono state le porte in faccia e tanti i no ricevuti, ma sono stati proprio quest’ultimi che mi hanno spinta a non mollare.

Oggi, voglio ringraziare tutte le aziende clienti che hanno sempre, anno dopo anno, creduto in me e nella mia casa editrice. Voglio dire grazie anche a chi mi ha detto NO. Proprio questi NO sono stati di grande stimolo per mettermi in discussione. Anche gli insuccessi, infatti, aiutano a diventare grandi!

Le persone che mi conoscono mi chiamano guerriera, non so se sia così vero… certamente la mia caratteristica è quella di non fermarmi mai davanti agli ostacoli e di arrivare sempre fino in fondo. Sicuramente qualche errore l’ho commesso e sento di dover chiedere scusa a tutti coloro che non ho saputo ascoltare e che, magari, ho involontariamente deluso. Di questo ne sono davvero dispiaciuta.

Questo numero 100 è un traguardo importante, ma anche l’inizio di tanti nuovi progetti da portare avanti con la mia squadra in “maglia rosa”. Vogliamo offrire a chi sceglie di lavorare con noi, investendo sulla nostra rivista e allo stesso tempo anche a voi estetiste che ci leggete e ci seguite con tanto affetto, sempre il meglio.

Sono incredibilmente innamorata di questo lavoro tanto difficile, ma anche molto gratificante e se qualcuno mi chiedesse di tornare indietro, rifarei le stesse scelte e senza nessuna remora la mia risposta sarebbe ancora una volta . Mabella per me è la sfida, la rivincita, la passione che ha preso forma!

Non saremmo qui, oggi, con il numero 100 se non ci foste voi, care estetiste, lettrici così entusiaste e interessate! Per questo vi ringrazio, infinitamente!

Desidero concludere con due intimi pensieri rivolti a due figure importanti della mia vita.

Voglio gridare, con tutto l’orgoglio di una donna diventata mamma a 39 anni, di essere fortunata, perché oggi ho Sofia, mia figlia che è una persona meravigliosa, dolce e generosa. È lei che, nascendo, mi ha scelta… Un grande privilegio per me! È lei che mi ha sempre capita, nonostante tutte le mie imperfezioni e fragilità, ed è sempre lei che ha compreso, fin da subito, che la mia responsabilità verso gli altri non poteva mai venire meno, anche se questo ha voluto dire qualche momento di distacco. GRAZIE SOFIA! DONO DI DIO!

La mia storia è cominciata nel ’78, con una macchina da scrivere, con Raffaella e un foglio bianco tutto da comporre. Raffaella ora è la mia bambina di 93 anni, forse un pò stanca. Ma è lei che mi ha dato tanta forza e a lei dedico, con tanta umiltà, la mia affermazione e questo grandissimo traguardo! GRAZIE MAMMA.

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